Pubblicato il 31/03/2013, 21:58 | Scritto da La Redazione

ALESSANDRA MASTRONARDI: «VIVO D’AMORE COME GIULIETTA»

ALESSANDRA MASTRONARDI: «VIVO D’AMORE COME GIULIETTA»
Si sono appena concluse fra i castelli del Trentino le riprese della miniserie Giulietta e Romeo che andrà in onda la prossima stagione su Canale 5 e nei panni della sfortunata eroina c’è Alessandra Mastronardi. «Avevo sempre sognato di poter recitare dal balcone le famose parole: “O Romeo, Romeo!”, anche se in inglese suona piuttosto: […]


Si sono appena concluse fra i castelli del Trentino le riprese della miniserie Giulietta e Romeo che andrà in onda la prossima stagione su Canale 5 e nei panni della sfortunata eroina c’è Alessandra Mastronardi. «Avevo sempre sognato di poter recitare dal balcone le famose parole: “O Romeo, Romeo!”, anche se in inglese suona piuttosto: O Romiò, Romiò”.

 

Rassegna Stampa: Gente, pagina 56-58, di Sara Recordati

 

GenteAnteprima
Alessandra Mastronardi è l’eroina più romantica
VIVO D’AMORE COME GIULIETTA

 

Pare che il sogno di ogni attrice sia di interpretare Giulietta almeno una volta. Il dramma di Shakespeare, ambientato a Verona nel Cinquecento, racconta l’amore impossibile fra due ragazzi appartenenti a famiglie rivali e continua ad affascinare come fosse stato scritto ieri. Si sono appena concluse fra i castelli del Trentino le riprese della miniserie Giulietta e Romeo che andrà in onda la prossima stagione su Canale 5 e nei panni della sfortunata eroina c’è Alessandra Mastronardi. «Avevo sempre sognato di poter recitare dal balcone le famose parole: “O Romeo, Romeo!”, anche se in inglese suona piuttosto: O Romiò, Romiò. E poi era adesso o mai più: non sarò giovane sempre». La serie è una coproduzione internazionale, girata in inglese, che vede nel ruolo del bel protagonista l’attore spagnolo Martino Rivas. Nei panni della balia di Giulietta, invece, l’unica che appoggia l’amore dei due ragazzi e ne rende possibili le nozze segrete c’è Elena Sofia Ricci, che la Mastronardi conosce fin dai tempi dei Cesaroni. «E per me è come una seconda mamma», dice Alessandra, che svela anche di avere molto in comune con Giulietta: «Mi assomiglia perché, come lei, mi piace sperimentare l’amore e la passione intensamente, in maniera assoluta, altrimenti mi sembra di non vivere appieno: mi sembra di essermi persa qualcosa. Nella vita mi butto a capofitto, sono istintiva e questo rende tutto più gratificante, ma anche più rischioso». Questo non significa che sia una sprovveduta. «Sono romantica, ma con i piedi per terra. E quando c’è bisogno non ho la testa fra le nuvole: so diventare molto determinata». Il suo metodo evidentemente funziona perché Alessandra, partita da I Cesaroni, è diventata una delle attrici italiane di maggior successo e
una delle poche a essere chiamate anche dai registi stranieri. A cominciare da Woody Allen: «Un piccolo genio buffo, impaurito dalla folla di ammiratori che si raccoglieva ogni giorno a Roma intorno a lui. Una volta si è fermato un pullman intero accanto al set. Mi ha guardato e ha detto: “Perché si fermano?”». Poi Ciaran Donnelly, regista della miniserie Titanic, nascita di una leggenda (andato in onda l’anno scorso su Raiuno), dove Alessandra ha conosciuto l’attuale fidanzato, l’attore irlandese Liam McMahon, con cui vive un rapporto pendolare tra Roma e Londra. Fino a Bobby Kennedy III, nipote del senatore Robert Kennedy assassinato nel 1968 quando era lanciato verso la presidenza, esordiente dietro alla macchina da presa con una commedia, Ameriqua, che esce il 16 maggio. Il film è la vera storia di Bobby, giunto a Bologna da studente spiantato, e delle amicizie che ha creato li, più qualche disavventura inventata, come un rocambolesco incontro con la mafia. Il film è buffo, ma anche pieno zeppo di luoghi comuni sul nostro Paese. «Pure noi abbiamo una visione stereotipata degli americani: e allora? Siamo pari». Ameriqua è un piccolo film, ma grazie ai contatti del giovane Kennedy, («Sembra un ragazzo normale, ma poi ti ricordi che non è proprio da tutti avere un aeroporto con il proprio cognome, come il Kennedy di New York») annovera un cast di stelle: nel ruolo del papà di Alessandra c’è Giancarlo Giannini e in quello del padre di Bobby c’è Alec Baldwin. E alla colonna sonora ha partecipato anche Lucio Dalla. «Mi ricordo quando è venuto a trovarci sul set e mi ha colpito per la sua luce, la sua energia. Era un gigante della musica, io lo immaginavo grande e grosso invece era alto come me, che sono piccolina. Mi ha colpito perché era affabile e umile e mi parlava come se ci conoscessimo da sempre». E grazie a Bobby la Mastronardi ha anche scoperto Bologna. «Con l’abbraccio dei suoi portici che ti difendono dal caldo, la sorbetteria Castiglione e i veri tortellini».