Pubblicato il 16/03/2013, 10:26 | Scritto da La Redazione

STELLA INCASSA 2 MILIONI DI BUONUSCITA DA LA7

STELLA INCASSA 2 MILIONI DI BUONUSCITA DA LA7
Nonostante i conti siano pesantemente in rosso, nonostante la strana operazione di vendere la rete a Cairo a solo 1 milione di euro, il cda di TI Media ha previsto ricchi bonus a tutti i dirigenti. Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 30, di MC. Per l’addio a La7 Stella incassa due milioni di buonuscita Ti […]

Nonostante i conti siano pesantemente in rosso, nonostante la strana operazione di vendere la rete a Cairo a solo 1 milione di euro, il cda di TI Media ha previsto ricchi bonus a tutti i dirigenti.

Rassegna stampa: Il Giornale, pagina 30, di MC.

Per l’addio a La7 Stella incassa due milioni di buonuscita

Ti Media ha chiuso il 2012 in rosso profondo. Mai suoi manager restano ricchi. Giovanni Stella, ex ad e presidente dimessosi il 13 dicembre – artefice del potenziamento del palinsesto di questi anni che dapprima ha portato risultati, ma poi si è rivelato fonte di grandi perdite – ha ricevuto compensi per 2,25 milioni, di cui 558 mila a titolo di retribuzione e 1,6 milioni come buonuscita. La società controllata da Telecom, in rosso per 240 milioni e con un debito finanziario netto a 260 milioni, ha speso 2,24 milioni per retribuire il proprio cda (3,9 milioni compresa la buonuscita di Stella).

Dalla relazione sulle remunerazioni si apprende che al presidente Severino Salvemini sono andati circa 360mila euro, mentre il direttore generale Marco Ghigliani ha incassato 385 mila euro, inclusivi di 85mila euro di bonus. Anche la cessione di La7, passata a Urbano Cairo al prezzo di 1 milione di euro e con una dote pari a 100milioni, è valsa un sostanzioso bonus a Salvemini, Ghigliani e a «un ristretto numero di manager»: 250mila euro per il presidente e 100mila per gli altri manager coinvolti. Inoltre, nonostante le dimissioni, nel piano è stato inserito anche Stella: l’ex numero uno per la cessione ha percepito 400mila euro, parte della sua buonuscita.

I conti costantemente in rosso non hanno poi impedito al cda di Ti Media, il 15 gennaio, di aumentare da 293 a 350mila euro la retribuzione fissa del direttore generale divenuto ad, Ghigliani, per le «accresciute responsabilità». Ora che La7 è stata venduta forse il suo stipendio andrebbe rivisto al ribasso, con buona pace dei piccoli azionisti di Ti Media (il 77% è di Telecom) che hanno visto contrarre il valore in un anno del 28%. Alla prossima assemblea degli azionisti di Ti Media, convocata per il 5 aprile, sarà proposta l’approvazione della situazione patrimoniale aggiornata e il rinvio, nel rispetto di quanto consentito dal Codice civile, della riduzione del capitale, nonché l’assunzione di provvedimenti in merito alle perdite del periodo.

 

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