GUIDO VENEZIANI CERCA GIANNI STELLA PER L’ACQUISTO DE LA7
Secondo indiscrezioni raccolte da “Il Sole 24 Ore”, l’editore di “Vero” sta corteggiando l’ex ad di TiMedia per la sua scalata alla rete di Telecom.
Rassegna stampa: Il Sole 24 Ore, pagina 17, di S.Fi.
E Veneziani tenta la carta Stella
L’operazione: il nuovo pretendente tratta per ingaggiare l’ex ad di Ti Media.
È l’ultimo arrivato nell’estenuante contesa su Ti Media. Ma sembra intenzionato a fare sul serio. Guido Veneziani, editore torinese di rotocalchi popolari (da Vero a Stop), si è affacciato al dossier La7 da ultimo dopo che nel tira e molla tra la Cairo Communication e Clessidra aveva provato invano a infilarsi anche Europa 7 ma con un’offerta vincolante. Ma la carta che la GVE editore sta cercando di giocare è il «jolly» Gianni Stella. Secondo quanto appreso dal Sole 24 Ore, Veneziani starebbe trattando per ingaggiare Gianni Stella, l’ex amministratore delegato di Ti Media, uscito lo scorso novembre proprio perché la tv era stata messa in vendita.
Prendere Stella, l’uomo che ha guidato negli ultimi anni l’azienda e la conosce, potrebbe dare chance in più a Veneziani. Ma il tempo stringe, perché domani Ti Media deciderà sulla vendita. Dopo gli innumerevoli rinvii che il processo di vendita di Ti Media/La7 ha subìto (basti pensare che l’operazione doveva chiudersi entro la fine dell’anno scorso), tuttavia sono in molti a credere che il cda di lunedì non sarà ancora quello decisivo. E Veneziani gioca molto anche sul fattore tempo: con più giorni a disposizione spera che il board di Ti Media prenda in considerazione anche la sua offerta.
Offerta che, si apprende, sarebbe fortemente migliorativa rispetto a quella della Cairo Communication. Se Clessidra è interessata a prendere tutto il gruppo, Urbano Cairo, che ha già in mano un’esclusiva, con Telecom Italia, vuole solo la tv. Ma Veneziani intende sorpassarlo a destra: prendersi tutti e tre i canali (non solo La7 e La7 D, ma anche Mtv che invece Cairo non vuole e che perde 15 milioni all’anno), con uno sconto sulla “dote” chiesta (80 milioni dai 90 chiesti da Cairo). Per il resto, l’offerta sarebbe allineata a quella di Cairo. Basterà per convincere Franco Bernabè a cambiare idea?