Pubblicato il 09/01/2013, 18:05 | Scritto da La Redazione

DONATELLA FINOCCHIARO: «CANTO E BALLO IN TV PERCHÉ MI VOGLIO DIVERTIRE. E POI CHI ME LO CHIEDERÀ PIÙ?»

L’attrice siciliana racconta a TVZOOM il suo debutto in uno show televisivo, Riusciranno i nostri eroi, in diretta su Raiuno. A convincerla sono stati Max Giusti e il regista Sandro Veronesi, per la prima volta nel ruolo di autore tv.

Ha frequentato le aule di giurisprudenza all’Università di Catania, i set di film diretta da registi come Crialese, Tornatore, Bellocchio, i palchi dei teatri, a partire dallo Stabile di Catania, ma la televisione mai. O meglio, mai da conduttrice. Donatella Finocchiaro ha scelto di debuttare sul piccolo schermo con lo show al via venerdì su Rai1 Riusciranno i nostri eroi, accanto a Max Giusti e alla collega Laura Chiatti.

Ma chi gliel’ha fatto fare?

«Lo so è una grande responsabilità, come d’altronde lo è quando faccio cinema. Ogni mia scelta rispecchia il mio gusto e quel che il pubblico pensa di me».

Il programma sarà una sorta di varietà dedicato al mondo del cinema con ospiti come Pierfrancesco Favino, Sergio Castellitto, ma arriveranno anche Fiorella Mannoia, Simone Cristicchi e Enrico Brigano. Sembra di capire che lei si darà da fare nell’arte del ballo e del canto.

«Sono cresciuta guardando in tv miti come Raffaella Carrà, Loretta Goggi e Heather Parisi. Nella mia stanza a casa ballavo sempre Cicale. Per me la tv vera è quella delle showgirl di una volta, artiste che sapevano cantare, ballare e recitare. Per carità non voglio paragonarmi a loro, ma di certo mi divertirò».

Chi l’ha convinta a prestarsi alla tv?

«Sono stati Max Giusti e il regista Giovanni Veronesi, anche lui al debutto come autore televisivo. E’ stato Giovanni a fare per primo il mio nome a Max Giusti. Poi sono venuti da me e quando mi hanno proposto di partecipare a questo varietà sono rimasta senza parole. Io so fare l’attrice, il varietà non lo conosco proprio, non conosco nemmeno il linguaggio, l’abc. Me lo hanno racconto per filo e per segno e mi hanno rapito e mi sono detta: “perché no?”».

Certo passare da Marco Bellocchio, Emanuele Crialese, Giuseppe Tornatore ai balletti in tv non è impresa da poco…

«Sono consapevole che si tratta di un rischio e di un’avventura, d’altronde è una cosa che non ho mai fatto. La tv mi ha sempre affascinata, i miei miti sono stati la Carrà e la Cuccarini e quando mi hanno detto “ti facciamo cantare e ballare” non ho resistito. Chi me lo chiederà più?».

Come si sta preparando?

«Seriamente, per andare in diretta bisogna studiare, ma durante le prove ci divertiamo molto».

Per queste cinque puntate si è trasferita a Roma, le manca la sua città, Catania?

«Io vivo a Catania. Solo un paio di anni fa, quando avevo due case, e troppa confusione, sono stata tentata di trasferirmi nella capitale, ma poi tanto non stavo nemmeno lì perché per girare i film spesso ero fuori. Catania è il mio punto fermo, dove ho tutti i miei affetti».

A proposito di affetti, cosa hanno pensato i suoi genitori quando ha lasciato gli studi di Giurisprudenza a due esami dalla laurea, per fare l’attrice?

«Quando ho scelto di fare l’attrice mio padre era completamente deluso e contrario. Mi ha tormentato per un anno perché almeno mi laureassi. Sono tornata e mi sono laureata, poi mi sono iscritta alla scuola di teatro».

Ma da venerdì sera la attende un esame piuttosto complesso, quello degli ascolti, che in tv, si sa, non fanno sconti a nessuno.

«In tv in cinque minuti puoi giocarti tutto».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Donatella Finocchiaro)