Pubblicato il 04/11/2012, 10:30 | Scritto da La Redazione

DI PIETRO CONTRO CROZZA: «FA KILLERAGGIO»

DI PIETRO CONTRO CROZZA: «FA KILLERAGGIO»
Il leader dell’Italia dei Valori si scaglia contro il comico ligure, reo di partecipare a una campagna denigratoria nei suoi confronti. Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 6, di Emanuele Buzzi. «Crozza fa killeraggio». Ora Di Pietro è contro tutti La polemica sulle case. L’ex pm al comico: credi alle bugie. Uno sketch indigesto e […]

comunicati stampa2

Il leader dell’Italia dei Valori si scaglia contro il comico ligure, reo di partecipare a una campagna denigratoria nei suoi confronti.

Rassegna stampa: Corriere della sera, pagina 6, di Emanuele Buzzi.

«Crozza fa killeraggio». Ora Di Pietro è contro tutti

La polemica sulle case. L’ex pm al comico: credi alle bugie.

Uno sketch indigesto e una reazione veemente. Antonio Di Pietro contro Maurizio Crozza. Il leader Idv prende spazio sul suo blog per replicare alle accuse-battute del comico ligure: «Anche giornalisti, conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno», scrive l’ex pm. L’antefatto risale a venerdì sera, su La7, nel corso di Crozza nel Paese delle meraviglie: lo showman ligure fa scintille con il suo monologo e tocca, oltre ai grillini, a Formigoni e agli altri protagonisti della cronaca politica, anche l’Idv e il caso sollevato da Report sulle presunte 50 case di proprietà di Antonio Di Pietro.

Prima Crozza improvvisa un finto dialogo tra l’ex pm e l’esponente Idv Massimo Donadi, con un Di Pietro sempre irreperibile per via dei numerosi rogiti, poi, la stoccata: «Lui l’uomo giusto per il Quirinale? si chiede ironicamente il comico -. Con tutte le case che c’ha?». Un attacco che evidentemente ha lasciato il segno e che ha provocato la replica di Di Pietro. «Se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni afferma l’ex pm -, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti». «Sul mio conto, anzi sui miei conti, a te, come a milioni di altri italiani, sono state raccontate grandissime e sfacciate bugie continua -. Ma, come ben sappiamo, una bugia ripetuta mille volte, amplificata da giornali e televisioni compiacenti, diventa una verità».

«Io – scrive ancora Di Pietro – non ho a disposizione televisioni e conduttori, anche perché l’Italia dei valori è l’unico partito che ha rinunciato a posti nel cda Rai, nelle reti Rai e nei tg, mentre tutti gli altri lottizzavano a man bassa. Ho solo la forza della verità e della Rete, che ci permette di incrinare quel monopolio dell’informazione grazie al quale erano solo i padroni dei media a decidere cosa era vero e cosa falso. Dunque, ho già iniziato a mettere in Rete una puntigliosa documentazione. Se hai un attimo, verifica di persona sul mio sito». Il leader Idv poi prova a chiarire sul caso Report: «Ho messo a disposizione di chiunque i documenti che dimostrano come in quell’agguato travestito da inchiesta siano state fatte passare per mie proprietà marciapiedi, svincoli, strade di accesso e persino giardinetti pubblici».

E conclude: «Ci sono occasioni in cui bisogna, invece, non arretrare di un millimetro. Quando ti calunniano personalmente per toglierti di mezzo politicamente, quando cercano di ottenere con le campagne scandalistiche quello che non possono ottenere altrimenti, cioè la resa mia e dell’Italia dei valori, non ci si piega ma si combatte a viso aperto». Da Crozza nessuna replica fino a tarda sera alle parole di Di Pietro, ma la notizia della polemica mediatica tra il leader Idv e lo showman fa il giro del web e impazza sui social network. «Impossibile sostenere che la nuova macchina del fango è guidata da Gabanelli e Crozza: questo è il problema fin qui irrisolto di Di Pietro», chiosa Enrico Mentana su Twitter. Anche l’ex consigliere Rai Nino Rizzo Nervo concorda: «Accusare Milena Gabanelli, Report e Crozza di killeraggio mediatico mi sembra proprio un autogol». A parlare per ora sono gli ascolti: la puntata «incriminata» ha conquistato 2.483.000 telespettatori, pari all’8,95% di share, record stagionale del programma.