Pubblicato il 01/11/2012, 13:32 | Scritto da La Redazione

EMANUELA FOLLIERO: «CUCINA E CINEMA, LE MIE DUE GRANDI PASSIONI»

Da lunedì 5 novembre alle 18.45 su La5, la conduttrice debutterà con “Hollyfood – L’appetito vien guardando”, nuovo format che coniuga l’intrattenimento gastronomico con la suggestione dei film hollywoodiani.

Emanuela Folliero approda sul La5, da lunedì 5 novembre alle 18.45 per 18 minuti quotidiani, con Hollyfood – L’appetito vien guardando. Apparentemente l’ennesimo programma d’intrattenimento gastronomico. Ma solo apparentemente. Emanuela, che assieme a Riccardo Pasini è ideatrice del format, ha elaborato una trovata per smarcarsi dal cliché. Ogni ricetta proposta agli spettatori sarà la rielaborazione di un piatto gustato dai protagonisti di un film hollywodiano durante una scena cruciale. Ecco la trovata per forzare le maniglie dell’amore: cibo e cinema, un mix da sempre avamposto della quiete domestica invernale.

Emanuela, quale sarà il film fonte d’ispirazione durante la prima puntata?
«Mostreremo una scena de Il Diavolo veste Prada, icona glamour degli ultimi anni. Durante il film, la protagonista giunge in un ristorante dove si sta preparando il “Sushi apparente”, un piatto che esteticamente ricorda il sushi giapponese, ma il cui ingrediente base è il manzo».
Come funzionerà l’accostamento tra pellicola e ricette?
«In generale, ogni puntata funzionerà così: verrà individuato film e piatto da riproporre, si definirà l’elenco degli ingredienti con l’aiuto dello chef Roberto Valbuzzi. Quindi ci si sposterà ai fornelli per preparare la ricetta, mostrando una scheda riepilogativa con i dettagli del piatto cucinato».
Hollyfood non si propone dunque come il classico format d’intrattenimento gastronomico?

«Non voglio accostarlo per forza a uno dei tanti programmi di ricette. Semplicemente, si tratta di un modo per coniugare due mie passioni di sempre: la cucina e il cinema. Due argomenti che, come si vedrà, ben si sposano. Mostreremo come la buona tavola sia presente in quasi tutte le pellicole, in modo anche inaspettato. Persino Rocky Balboa, a un certo punto, mangia un piatto di cannelloni nel suo ristorante, alla faccia delle restrizioni pugilistiche».
Non vuole accostarlo agli altri programmi sul tema. Però, tra i tanti format sull’argomento, le capita di sbirciarne qualcuno?
«Seguo da sempre Benedetta Parodi. Sia quando era su Italia Uno, sia oggi su LA7».
Il Diavolo veste Prada, Avatar, Rocky, Harry ti presento Sally etc. L’elenco dei film che proporrete è molto vasto. C’è una pellicola in particolare che ha alimentato le suggestioni gastronomiche di Emanuela Folliero?
«Forse Chocolat, con Juliette Binoche e Johnny Depp. Un film incentrato sulla memoria olfattiva, che mostra le potenzialità di seduzione del cibo. E poi, Frankenstein Junior. Ma in quel caso, più che per il cibo, per l’immortalità di una pellicola tanto geniale».

Quando ha imparato a destreggiarsi ai fornelli?
«Quando ho iniziato a vivere da sola. Avevo 25 anni».
A casa cucina lei anche oggi?
«Certo. E vado a fare la spesa all’Esselunga. Compro cibo, e compro un sacco di piantine per abbellire la casa. Quando ho tempo, so quando entro al supermercato ma non quando esco. È un modo per staccare dal lavoro, per liberare la mente».
Da quando è diventata mamma ha cambiato approccio alle ricette?
«Per far mangiare di tutto ai bambini, è fondamentale saperli conquistare. Cerco di rendere accattivante il cibo a mio figlio, con qualche variante gustosa».

Con Hollyfood ha coniugato due passioni personali. Televisivamente parlando, c’è qualche altro progetto che le piacerebbe realizzare?
«Un programma che abbia una forte interazione col pubblico. Magari con marcati connotati da talk show. Ricordo con piacere i tempi di Stranamore».
Guardando indietro: c’è qualche scelta di cui si è pentita, o ha qualche rimpianto?
«Pensandoci bene, no. Sono soddisfatta di tutte le mie scelte. Anche di essere diventata mamma più tardi rispetto al consueto. Non mi pento di nulla, nemmeno del calendario».
Meno male, Emanuela! Il sottoscritto, un pentimento sul calendario non l’avrebbe mai accettato.

Gabriele  Gambini

 

(Nella foto Emanuela Folliero)