Pubblicato il 21/09/2012, 16:36 | Scritto da La Redazione

ANDREA VIANELLO: «ECCO COM’È ANDATA LA STORIA DEL MIO PASSAGGIO, FALLITO, AL GIOVEDÌ DI RAI2»

ANDREA VIANELLO: «ECCO COM’È ANDATA LA STORIA DEL MIO PASSAGGIO, FALLITO, AL GIOVEDÌ DI RAI2»
Il giornalista che da lunedì mattina torna su Rai3 con il suo talk “Agorà” racconta la trattativa che, prima dell’estate, lo avrebbe dovuto portare nello «spazio Santoro». Qualche mese fa, in pieno delirio Rai, con i vecchi vertici arroccati al settimo piano di Viale Mazzini, la politica pronta a una nuova occupazione e i direttori […]

Il giornalista che da lunedì mattina torna su Rai3 con il suo talk “Agorà” racconta la trattativa che, prima dell’estate, lo avrebbe dovuto portare nello «spazio Santoro».

Qualche mese fa, in pieno delirio Rai, con i vecchi vertici arroccati al settimo piano di Viale Mazzini, la politica pronta a una nuova occupazione e i direttori di rete in cerca di un’identità editoriale e non solo, Andrea Vianello era stato “nominato”: a lui e al suo talk Agorà il compito di prendere il posto (non poi così comodo) di Michele Santoro nel giovedì sera di Rai2. Poi la candidatura del giornalista è sfumata, l’informazione politica è stata depennata dal palinsesto di rete e il giovedì sera condito in salsa orientale con Pechino Express.

E ora Vianello, che da lunedì torna alle 8 su Rai3 con il suo talk show, è pronto a raccontare la sua Andrea’s Version di quei fatti. «L’ipotesi aziendale di uno spostamento di Agorà su Rai2 c’era stata, e giustamente il direttore di Rai3, Antonio Di Bella, ha fatto la sua battaglia perché il marchio e la squadra del programma rimanesse sulla sua rete. Agorà è confermato nel palinsesto per tutto l’anno, Raitre è la rete dove voglio continuare a stare, magari avendo altri progetti». È chiaro che le quotazioni di Vianello dopo l’intera vicenda sono salite, per cui ora Di Bella ha il “dovere” di trovare al giornalista una collocazione che possa offrirgli in qualche modo quella visibilità che avrebbe avuto su Rai2.

«Stiamo studiando proprio in queste ore nuove offerte di prima serata – ammette il direttore di Rai3 – È chiaro che Vianello è uno dei candidati principali per le eventuali nuove prime serate, lui è la nostra punta». Quanto alla trattativa per spostare Vianello al posto di Santoro, Di Bella ricorda: «È normale e giusto che altre reti facciano le loro offerte, ma io stesso ho chiesto al Presidente della Rai di poter tenere Agorà. Cercheremo di valorizzare Vianello al meglio in questa stagione».

Ma ora i vertici sono cambiati, e se i nuovi arrivati richiamassero Vianello all’ordine per dare a Rai2 quell’informazione politica di cui è in cerca? «Il treno di Agorà parte la prossima settimana – sorride Vianello – Arriverà a destinazione a fine giugno e non prevede fermate intermedie». Nella mattina di Rai3 da lunedì tornano anche Oliviero Beha con Brontolo (in onda alle 9) e Corrado Augias con Le storie (alle 12.45). Dalle 11 alle 12 Elsa Di Gati avrà un nuovo spazio Codice a barre, con il compito di raccogliere l’eredità di Mi manda Rai3. Spiega la conduttrice: «Il nostro non sarà un talk show di chiacchiere vuote, sia chiaro non mi riferisco a nessuno, ma punteremo alla concretezza. L’eredità di Mi manda Rai3 non poteva andare dispersa, perché il servizio pubblico deve avere un dialogo costante con il suo pubblico, ascoltando i problemi e rispondendo. Ci occuperemo di tutto, dal conto della bolletta al cambio di un gestore, dalla disoccupazione agli esodati. Vogliamo essere il punto di riferimento per il pubblico, grazie anche alla collaborazione degli spettatori. Da martedì faremo vedere uno spreco al giorno del nostro Paese, con l’aiuto dei filmati che il pubblico vorrà inviarci. In questo modo vogliamo raccontare l’Italia delle opere incompiute».

Entro fine anno a Codice a barre si aggiungerà un’altra novità nel mattino della rete. «Trasmetteremo Elisir quotidiano con Michele Mirabella – conclude Di Bella – Non sappiamo ancora quando partirà, certamente entro l’anno. In questo modo Codice a barre durerà mezz’ora, per lasciare poi la linea a Elisir».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Andrea Vianello)