Pubblicato il 08/09/2012, 15:03 | Scritto da La Redazione

MARGHERITA ZANATTA: «CHIAMATEMI PURE EX GIEFFINA, MA IL MIO SOGNO È CONDURRE»

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Divenuta conduttrice di Vero Tv (canale 55 del dtt), l’ex gieffina ha svelato a TVZOOM le personali aspirazioni e ispirazioni.

Il Grande Fratello, per alcuni ex concorrenti desiderosi di scrollarsi di dosso la sua etichettatura e farsi strada nella televisione, è il lembo di passaggio sacrificale di un pulcino che vuol spiccare il volo. Le porte della casa si aprono, concorrente esce, assapora il palliativo dei primi giorni di gloria effimera, per poi decidere che cosa fare da grande, ammesso che ci sia un domani. Per Margherita Zanatta, ex speaker radiofonica, ex gieffina, il domani, potrebbe essere davanti alle telecamere, nell’inedita veste di conduttrice. Questa, la sua attuale collocazione a Vero Tv (canale 55 del dtt), affiancando mostri sacri degli anni ’90 come Corrado Tedeschi, Marco Columbro, Marisa Laurito e Laura Freddi. 

Margherita, le faccio la più scontata delle domande: quanto pesa essere stata concorrente in un reality show, nella definizione dei propri progetti lavorativi?
Non sono ipocrita, non rinnego l’esperienza formativa del Grande Fratello. La considero come un’esperienza a un villaggio vacanze. Molto dipende da come tu, in prima persona, riesci a viverla. Prima di entrare nella casa, venivo scartata a numerosi provini televisivi perché non possedevo l’immagine giusta, secondo i selezionatori. Il GF mi ha aperto molte porte. Ma, lo ammetto, me ne ha anche chiuse altre.
Nel senso che le è capitato anche di essere scartata in quanto ex gieffina?
È capitato durante il casting come speaker per una nota radio italiana e per un ruolo in un film. Ma io, una mia base artistica, l’ho coltivata prima di partecipare al GF.
Esiste il luogo comune sui reality show?
Prima di parteciparvi, io facevo già della radio e avevo passato la selezione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Ne sono stati scelti undici su oltre cento, questo mi rende orgogliosa. Il GF, però, mette tutti sullo stesso piano, ti dona visibilità, ma i tuoi talenti puoi mostrarli davvero solo quando esci. Le prime edizioni del reality erano sorprendenti proprio perché erano le prime. Le ultime mancavano dell’elemento sorpresa, della novità che catalizza l’attenzione.
Dunque il GF è destinato a morire…
Niente affatto, basta trovare la formula giusta per rinnovarlo. Il pubblico televisivo è voyeur, bisogna solo saper incuriosirlo, stando al passo coi tempi. Oggi, sorprendere la gente, è molto più faticoso rispetto a dieci anni fa.
Intanto lei ha trovato una sua dimensione a Vero Tv. Come si trova, a condurre?
Non voglio dire qualcosa di scontato, ma fare la conduttrice era davvero il mio sogno nel cassetto quando ero bambina. Da piccola mi esercitavo a farlo immaginando di condurre la Notte degli Oscar davanti alle mie bambole. Quando mi hanno scelta per Vero, ho smesso di fumare.
Addirittura ha fatto un voto?
Non scherzo. Avevo conosciuto Riccardo Pasini, direttore artistico di Vero Tv, a un programma condotto da Emanuela Folliero. Il 7 gennaio 2012, sono stata convocata da lui e da Anna Di Sabato per il progetto del nuovo canale. Prima della conferma sono trascorsi quasi sei mesi, durante i quali, pregando, mi ripetevo: “Ok, se vengo scelta, prometto di non fumare più”. Detto, fatto. Sono entrata negli studi, ho fumato le mie ultime due sigarette, e abbandonato il pacchetto. 
Come è stato il primo approccio alla conduzione?
A Vero Tv mi hanno affiancata a grandi personaggi che hanno segnato la mia adolescenza. Columbro, Tedeschi, la Laurito. E poi Laura Freddi, che ricordo quando faceva Non è la Rai. Il primo approccio è stato timido. Mi chiedevo in continuazione: “Chissà che cosa penseranno di me?”. Dopodiché ho iniziato a seguire i loro consigli, a tentare di migliorarmi. Settimana dopo settimana, sto acquisendo la mia dimensione.
Come si impara a condurre?
Nel mio caso, guardandosi e riguardandosi al termine di ogni puntata. Per scorgere i difetti ed eliminarli. E poi, leggendo, leggendo, leggendo. Prima di approdare a Vero, lo confesso, non leggevo più di tanto. Oggi divoro libri, quotidiani e riviste per imparare a fronteggiare gli argomenti della trasmissione: attualità, cronaca, costume. Non voglio limitarmi a seguire un copione preparato.
Ha un modello di riferimento professionale?
Ce l’ho in famiglia. Mio padre. Quando era giovane, non ha smesso di coltivare i propri sogni. Nonostante non provenisse da una famiglia ricca, si sobbarcava un’ora e mezza di viaggio quotidiano per andare agli allenamenti di pallacanestro, la sua passione, contro il parere dei genitori. A furia di insistere, è diventato nazionale olimpico. Ammiro le persone concrete, con un progetto e con la determinazione nel realizzarlo.
Ora anche lei è stata accontentata.
Non è del tutto vero. Non bisogna mai accontentarsi. Io coltivo sempre nuovi obiettivi, per non sedermi. Oggi sono in onda solo una volta alla settimana, spero di fare di più in futuro.
Da speaker radiofonica: meglio la radio o la tv?
Di solito sono cose molto diverse. In tv, il corpo asseconda il tuo pensiero. Con la gestualità, puoi dar forza a concetti che, in radio, devi esprimere solo con la voce. Alcuni format televisivi in cui sei a contatto col pubblico hanno punti in comune con la radio.
Apra il cassetto e mostri qualche altro suo sogno nascosto.
Sul piano personale, possedere una casa mia, da condividere col mio fidanzato Andrea Cocco. Negli ultimi anni, ho vissuto tra Svizzera, Roma e Varese. Lui, per lavoro, sta a Roma. Io ho vestiti e cose mie sparse ovunque, ma non ho una collocazione fissa. Sul piano professionale, continuare a fare la conduttrice. E poi, chissà, magari partecipare a una sit-com. Qualcosa come Casa Vianello o Lovebugs, proprio con Andrea.
A proposito della sua relazione sentimentale: quanto pesa il gossip, nel bene e nel male, nell’alimentare la notorietà di un personaggio televisivo?
Confesso che non leggo più di tanto il gossip, per non farmi il sangue amaro. Mi è capitato di leggere notizie come “Margherita Zanatta e Andrea Cocco si sono lasciati”, seduta sul divano con Andrea. Alle volte, senti il bisogno di preservare la tua intimità. Mi piace però il contatto con il pubblico. I miei fans mi scrivono sulla mia pagina personale di Facebook e sono felice di comunicare con loro.
Tra dieci anni vedremo una Margherita soddisfatta delle proprie evoluzioni di carriera?
Chissà. La mia vita, nell’arco di cinque anni, è cambiata così repentinamente, che non faccio previsioni. Potrei essere super impegnata col lavoro. O magari a casa, mamma di tanti bambini.
 
Gabriele Gambini
 
(Nella foto Margherita Zanatta)