Pubblicato il 07/09/2012, 15:03 | Scritto da La Redazione

ANNA SAFRONCIK: «LA MIA FLO, ENIGMATICA INFORMATRICE DEL COMMISSARIO NARDONE»

ANNA SAFRONCIK: «LA MIA FLO, ENIGMATICA INFORMATRICE DEL COMMISSARIO NARDONE»
In una chiacchierata con TVZOOM, l’attrice di origini ucraine ha raccontato le caratteristiche del suo ruolo a fianco di Sergio Assisi, nella fiction di Rai Uno in onda dal 6 settembre, svelando un nuovo, personale progetto per il futuro. Tirando le somme, i Maya avevano torto. Almeno per quanto riguarda Anna Safroncik. D’accordo, la sua […]

In una chiacchierata con TVZOOM, l’attrice di origini ucraine ha raccontato le caratteristiche del suo ruolo a fianco di Sergio Assisi, nella fiction di Rai Uno in onda dal 6 settembre, svelando un nuovo, personale progetto per il futuro.

Tirando le somme, i Maya avevano torto. Almeno per quanto riguarda Anna Safroncik. D’accordo, la sua bellezza è da “fine del mondo”, ma il suo 2012 televisivo è stato eccezionale, niente affatto catastrofico. Dopo l’ottimo riscontro de Le tre rose di Eva, di cui si pensa già a una seconda serie, l’attrice di origini ucraine torna in tv, su Rai Uno, con Il commissario Nardone, nel ruolo di Flo, e presto inizierà le riprese di una nuova fiction Rai, a fianco di Alessandro Preziosi.

Anna, ne Il commissario Nardone lei sarà Flo, dapprima invischiata col mondo della “mala”, poi coraggiosa spalla di Sergio Assisi…
«Flo è una donna misteriosa, enigmatica e manipolatrice. Una prostituta che entra in contatto con Nardone e diventa una sua informatrice. A poco a poco, aprirà il suo cuore e mostrerà il suo profondo senso di giustizia».
Flo rappresenta un ruolo femminile ambizioso, specie sul piano narrativo.
«È un ruolo davvero inedito. Soprattutto se inserito nel contesto temporale in cui si muove Nardone. La prima donna che, negli anni ’50, fa parte degli ambienti malavitosi e decide di collaborare con la polizia, in un periodo storico fortemente maschilista. Il suo aspetto più appassionante è la caratterizzazione psicologica, i motivi che la spingeranno a compiere le sue scelte».
Una parte molto diversa rispetto a quella de Le Tre rose di Eva. Quali sono le differenze principali?
«Le Tre Rose di Eva è stata una bellissima esperienza, uno dei ruoli più importanti della mia carriera, specie nella lunga serialità. Detto questo, il personaggio de Le Tre Rose di Eva rappresenta il bene assoluto, una donna sincera, mai lacerata da dubbi interiori. Flo è controversa, sarà amata per le sue sfaccettature, che emergeranno a poco a poco, durante le puntate».
Pare che lei si sia specializzata nei ruoli drammatici, seriosi, ad alto impatto. Questa è la sua dimensione definitiva?
«No. Vorrei tanto cimentarmi in un ruolo brillante. Magari una bella commedia, divertente e con tinte romantiche».
Al cinema o in televisione?
«Questo è un aspetto secondario, dipende molto dalla qualità della storia. Certo, al cinema sarebbe stimolante».
È a un ruolo come questo, che sta pensando di lavorare nell’immediato futuro?
«Non ancora. La mia prossima sfida sarà una fiction ambientata negli anni ’70. Analizzerà le controversie politiche di quel periodo, gli scontri tra fazioni e le relazioni tra i protagonisti. Sarò a fianco di Ennio Fantastichini e Alessandro Preziosi. Una trilogia Rai, in onda nella prossima stagione».
 
Gabriele Gambini
(Nella foto Anna Safroncik)