Pubblicato il 11/07/2012, 13:31 | Scritto da La Redazione

DIGITALE TERRESTRE: ASSEGNATI DIRITTI D’USO DEFINITIVI PER 20 ANNI

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 Il passaggio al digitale, che si è ultimato nei giorni scorsi su tutto il territorio nazionale, secondo il Ministero dello Sviluppo Economico vedrà come conseguenza diretta l’obbligo di trasformazione dei titoli provvisori in definitivi, relativi alle frequenze televisive e ai loro diritti d’uso.

Il 30 giugno 2012 si è concluso il passaggio al digitale in tutte le regioni italiane e proprio in questi giorni il Ministero dello Sviluppo Economico ha richiesto obbligatoriamente la trasformazione dei titoli provvisori delle frequenze televisive, rilasciati a livello regionale fra il 2008 e il 2012, in definitivi, al fine di dare maggiore stabilità alle  future innovazioni tecnologiche, per una migliore fruizione e un concreto sviluppo del mercato televisivo.

Il rilascio dei diritti d’uso delle frequenze televisive segue quanto detto nel decreto legge n. 16/12 convertito in legge n. 44/2012, secondo cui l’Autorità e il Ministero debbano adottare «azioni utili atte a garantire la concorrenza, l’uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio,  in linea con la politica di gestione, stabilita dall’Unione europea e agli obiettivi dell’agenda digitale comunitaria e nazionale, anche attraverso la promozione degli studi e delle sperimentazioni di cui alla risoluzione 6/8Wrc 2012 e favorire inoltre la diffusione degli standard televisivi MPEG-4 e DVB-T2».

Si prevede quindi che i diritti d’uso, secondo quanto avviene anche per gli altri settori delle TLC, abbiano durata di 20 anni. A stabilirlo è il Codice delle Comunicazioni Elettroniche e il regolamento Agcom, in modo tale da poter consentire l’ammortamento degli investimenti necessari per la valorizzazione delle infrastrutture che operano sulle frequenze.

Alle varie emittenti nazionali sono state rilasciate in totale 19 frequenze, 16 in DVBT: 4 a Rai, 4 a Mediaset, 3 a Telecom Italia Media e 5 ad altri soggetti; 3 in DVBH. Successivamente, si aggiungeranno altre 6 frequenze, che saranno assegnate secondo la gara a offerta economica recentemente stabilita dal Governo, ex beauty contest.
Vi potranno essere comunque delle limitazione o delle variazioni imposte dalla Stato. Per questo motivo, nello stesso provvedimento è previsto che il diritto d’uso possa esercitarsi anche su frequenze diverse da quelle assegnate, con eguale capacità trasmissiva.

 

Raffaella Midiri