Pubblicato il 10/06/2012, 09:35 | Scritto da La Redazione

LA LEI NON MOLLA. DOMANI L’INCONTRO CON MONTI

LA LEI NON MOLLA. DOMANI L’INCONTRO CON MONTI
Il Dg Rai uscente non ci sta alla “sostituzione” che sta facendo discutere vertici e partiti: «Il mio lavoro qui è appena cominciato». Domani il chiarimento.   Corriere della Sera, pagina 12, di Paolo Conti   Monti ha chiamato per annunciare la decisione. La replica: il mio lavoro qui è appena iniziato Le obiezioni della […]

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Il Dg Rai uscente non ci sta alla “sostituzione” che sta facendo discutere vertici e partiti: «Il mio lavoro qui è appena cominciato». Domani il chiarimento.

 

Corriere della Sera, pagina 12, di Paolo Conti

 

Monti ha chiamato per annunciare la decisione. La replica: il mio lavoro qui è appena iniziato


Le obiezioni della Lei al premier. E ora un incontro per chiarirsi

 

Dalla pubblicità ai palinsesti, la Rai che attende i tecnici

 

L’appuntamento è già fissato. Domani, lunedì, il direttore generale Rai ormai uscente Lorenza Lei incontrerà nel primo pomeriggio Mario Monti. Non come presidente del Consiglio ma da ministro dell’Economia, quindi azionista Rai. La telefonata di venerdì pomeriggio verso le 17 tra il capo del Governo e il quasi ex direttore generale di viale Mazzini è stata decisamente tempestosa. Monti le ha comunicato le sue decisioni: e Lorenza Lei ha obiettato che il suo lavoro alla Rai è appena cominciato, che molti piani economico-finanziari non sono nemmeno a metà. E così hanno deciso di vedersi: per un chiarimento e per chiudere una partita ancora aperta per il Pdl, a giudicare dalle dichiarazioni di Angelino Alfano («ottime nomine, ma perché sostituire Lei?»). Assai diversi i toni con Paolo Garimberti, presidente anche lui uscente, che lunedì era andato al Quirinale suggerendo di far presto sul nodo Rai. Monti gli ha riconosciuto «dignità, eleganza, efficacia». Garimberti, che ha saputo dei nomi scelti un’ora prima che fossero resi pubblici, ha ricordato «il bisogno di tenere l’azienda lontana e al riparo da giochi politici», ha chiesto tempi rapidi per lo scambio di consegne, e si è detto soddisfatto che i suoi suggerimenti per rendere più snella la governance siano stati accolti. Nessun rammarico, molta tranquillità: ieri era in bicicletta per il solito allentamento. Ovviamente i riti Rai sono complicati. Per esempio il 18 e il 20 giugno si assisterà alla strana cerimonia di presentazione agli inserzionisti pubblicitari dei palinsesti autunno 2012-inverno 2013 da parte di un direttore generale in uscita, cioè Lorenza Lei. Tutto questo in un anno di vacche magrissime per la raccolta pubblicitaria (-17% nel primo trimestre rispetto alle previsioni di fine 2011), situazione che ha costretto proprio Lorenza Lei a una manovra di previsione costata 50 milioni di tagli, soprattutto al prodotto. Ovvero -12 milioni alla produzione delle reti (-10 milioni complessivi a Raiuno, Raidue e Raitre, incluso l’intrattenimento, -2 ai canali digitali). Altri -12 milioni alle controllate, tra cui Rai Cinema. Gli altri circa 26 milioni sono stati cancellati dalle spese della Corporate e Aree staff. Insomma, forte riduzione degli investimenti per intrattenimento, fiction, cinema, sport. Quale Rai troveranno i nuovi vertici nominati da Monti? Della pubblicità si è detto. E così delle sforbiciate al prodotto. In quanto alla nuova programmazione, Garimberti ha votato i palinsesti presentati da Lorenza Lei solo per non paralizzare la produzione aziendale: per lui il progetto editoriale resta «molto debole e ben poco innovativo». Raidue è in una crisi drammatica di identità e di ascolti, dopo l’addio di Michele Santoro (non c’è ancora un’ipotesi per la prima serata del giovedì), la cancellazione della Champions League e la fine dell’Isola dei Famosi. Raiuno è appena uscita da una stagione di polemiche, soprattutto a fine Sanremo. Il Tg1, dopo la tempesta Minzolini, è affidato a un direttore pro-tempore, Alberto Maccari, in pensione ma con un contratto revocabile in qualsiasi momento senza penale da parte Rai: contro di lui votarono quattro consiglieri tra cui il presidente Garimberti. Insomma, la Rai che Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi dovranno governare appare in una gravissima difficoltà non solo economica ma anche (anzi: soprattutto) editoriale e ideativa. Nodi complessi da sciogliere. Occorrerà individuare un Virgilio aziendale che li accompagni nell’Inferno e nel Purgatorio. Rai. Chissà mai se, e quando, vedranno il Paradiso.