Pubblicato il 25/05/2012, 09:28 | Scritto da La Redazione

VAN STRATEN: «LA RAI HA BISOGNO SUBITO DI UN NUOVO CDA»

VAN STRATEN: «LA RAI HA BISOGNO SUBITO DI UN NUOVO CDA»
Il consigliere in quota Pd a Viale Mazzini, in un’intervista al “Corriere della sera”, lancia un allarme ai suoi compagni di partito per il rinnovo urgente del Consiglio. Corriere della sera, pagina 9, di Paolo Conti Van Straten: «Via dg e tutto il Cda Rai» ROMA – «È da incoscienti non procedere a sostituire questo […]

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Il consigliere in quota Pd a Viale Mazzini, in un’intervista al “Corriere della sera”, lancia un allarme ai suoi compagni di partito per il rinnovo urgente del Consiglio.

Corriere della sera, pagina 9, di Paolo Conti

Van Straten: «Via dg e tutto il Cda Rai»

ROMA – «È da incoscienti non procedere a sostituire questo Consiglio di amministrazione e questo direttore generale».

Ma come, lo dice proprio lei, Giorgio van Straten, consigliere Rai uscente in quota centrosinistra? Eppure il Pd continua a sostenere che non parteciperà mai e poi mai al rinnovo del Consiglio con la vigente legge Gasparri…

«Il mio è un appello rivolto a tutti, per amore dell’azienda Non ci sono calcoli partitici. Sono d’accordo totalmente con l’esigenza del Pd di procedere a una riforma dei criteri di nomina dei vertici della Rai. Ma non posso condividere che nell’immediato, per una questione di principio, si giochi una partita politica sulla pelle della Rai».

Quindi meglio nominare un Consiglio subito con la Gasparri?

«Credo che un Consiglio scelto e nominato con forte attenzione verso le competenze manageriali persino con la Gasparri sia infinitamente meglio di una proroga nell’attesa di un miracolo legato a una possibile riforma dei criteri di nomina».

Ma perché pensa che una proroga sia così dannosa?

«Questo Consiglio di amministrazione è quel che è. Ma il direttore generale Lorenza Lei è assai peggiore del Cda. Ho assistito a due giorni fa a una scena impensabile. La settimana scorsa avevamo preso in esame il palinsesto autunno-inverno 2012-2013 di Raidue. Avevamo chiesto e ottenuto un riesame vista l’assoluta povertà della proposta avanzata da Lorenza Lei: la rete è in gravissima sofferenza, quasi non esiste più. Martedì aspettavamo un segnale».

E invece cosa è accaduto di così grave quel giorno?

«Semplice. L’unica proposta di cui è stata capace il direttore generale è stata, fino a lunedì, il trasloco su Raidue di Andrea Vianello, ora impegnato con successo in Agorà su Raitre al mattino. Ma prima di arrivare in Consiglio, la proposta era già caduta per le giuste preoccupazioni espresse sulla fascia mattutina di Raitre dal direttore Antonio Di Bella e sulla necessità di mantenere il marchio nella rete. Nessuno le discute: resta il fatto che il direttore generale ha perso una settimana di tempo. Siamo sotto presentazione dei palinsesti alla pubblicità, ogni giorno è prezioso».

Morale?

«Nominate un nuovo Cda e un nuovo direttore generale. Altrimenti l’azienda così naufraga. Lo dico a tutti. A partire dal Pd…».