Pubblicato il 22/04/2012, 17:01 | Scritto da La Redazione

BASTA CON I DIBATTITI INUTILI: RIDATECI IL CANGUROTTO

La nostra blogger casalinga, addicted di televisione, rimpiange i contenitori domenicali di puro varietà.

È domenica, è primavera e fuori minaccia di piovere. Oggi mi fidanzo con la tv. La Signora in Rosa (Federica Panicucci), puntuale come il pane e nutella delle quattro di pomeriggio, entra in studio: «Benvenuti a Domenica 5… ». Ad accompagnare l’entrata della bella conduttrice non c’è alcuna sigla ed è subito nostalgia, non verso la Lova Band (presente fino allo scorso anno), ma per le gambe della Cuccarini, la voce di Fiorello (edizione del 1997), Demo Morselli e per l’imbronciato «Buon pomeriggio» di Maurizio Costanzo.

Domenica 5 infatti è una donna di 30 anni, casalinga, amante della famiglia, con l’unico vezzo di aver cambiato il suo nome più volte nel corso degli anni: Buon anno, Buona Domenica, Questa Domenica

Pochi minuti della trasmissione e il mio salotto si trasforma nella sala d’attesa di un’agenzia di collocamento: giovani starlette, aspiranti opinionisti, gieffini (i reduci del Grande Fratello in gergo li chiamano così), alternano i loro interventi in puntata, alla conduttrice-in-rosa  l’ardua impresa di individuare il più significativo su cui poi costruire il dibattito. Da qualche anno, infatti, in tv è di moda l’approfondimento, e quindi la gioia della domenica, giorno di festa per i lavoratori e non solo, è stata rimpiazzata dai dibattiti di cronaca nera e rosa.

Peccato, a me piaceva la domenica di Marco Columbro e Lorella Cuccarini, fatta di giochi a squadre, rubabandiera, braccio di ferro, battaglia navale. E tra una gara e l’altra, i balletti di Lorella, la dolcezza del clown Sbirulino, interpretato da Sandra Mondaini, le risate demenziali con il gruppo comico dei Tre-trè, gli «uffa che barba» della sit-com più famosa d’Italia, Casa Vianello. Quella sì che era televisione, varietà puro, e non mi venite a dire che è colpa di Monti anche stavolta. Piuttosto, per fare il gioco della pentolaccia il bastone ve lo regalo io.

Ho nostalgia della nostra Madonna de noantri, Paola Barale, fasciata nei suoi tubini ben intonati ai foulard al collo, oppure vestita da Puzzola, impegnata a giocare con il Cangurotto (Massimo Lopez) e lo Sceriffo (Luca Laurenti). Mi ripeto: quella sì che era televisione.

Rimpiango le domeniche delle edizioni passate, dove il privilegio del divano era concesso solo a noi telespettatori e non anche ai conduttori. Non mi piace usare la domenica di Canale 5 come sfondo alla parete del mio salotto, piuttosto datemi la replica di una puntata qualsiasi di Giochi senza Frontiere con Ettore Andenna, giusto per ritrovarmi a tifare Italia insieme ai miei nonni.

 

Trilli

 

(Nella foto il cast di Buona Domenica dei primi anni 2000)