Pubblicato il 21/04/2012, 08:46 | Scritto da La Redazione

LORENZA LEI BLOCCA “THE VOICE”, RECORD D’ASCOLTI IN TUTTO IL MONDO

LORENZA LEI BLOCCA “THE VOICE”, RECORD D’ASCOLTI IN TUTTO IL MONDO
Il talent show musicale, che ha registrato record di ascolti in tutto il mondo, non andrà in onda sulla Rai. Così ha deciso il Direttore Generale di Viale Mazzini. Era tutto pronto per il talent show The Voice. La coppia dell’entertainment della Rai Leone-Azzalini con i produttori di Toro avevano messo in piedi una buonissima […]

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Il talent show musicale, che ha registrato record di ascolti in tutto il mondo, non andrà in onda sulla Rai. Così ha deciso il Direttore Generale di Viale Mazzini.

Era tutto pronto per il talent show The Voice. La coppia dell’entertainment della Rai Leone-Azzalini con i produttori di Toro avevano messo in piedi una buonissima giuria. Avevano deciso di sparigliare: non fare concorrenza sul terreno dei giovani di X-Factor e rischiare la messa in onda su Rai Uno. Affidare lo show a una garanzia come Carlo Conti e scegliere per la giuria i big della musica italiana. Big non di primo pelo, ma del calibro di Gigi D’Alessio e Roby Facchinetti. Ma la cancelliera Lorenza Lei non ce l’ha fatta a rischiare. Ha preferito cancellare il programma che sì, è costoso, ma almeno poteva dare a Rai Uno un’immagine un po’ più moderna dei tanti show messi in palinsesto (Clerici, Magalli, Conti, Perego, etc.), ma nessuno che crei un’affezione, un dibattito popolare o un seguito oltre allo show.

The Voice su Rai Uno era un rischio sì, ma ponderato. I record di share in Olanda, Stati Uniti e in un’altra trentina di Paesi dove è stato venduto erano una buona garanzia. La caratteristica di valutare solo la voce e non l’età o doti estetiche avrebbe reso il format di appeal per tutte le fasce d’età. Ma il direttore generale di Viale Mazzini, pur di chiudere il bilancio in attivo, dopo trattative lunghissime ha detto «no».

A cosa serve per un’azienda pubblica chiudere il bilancio in attivo? Ed è giusto continuare a ridurre budget di programmi con una conseguente minore qualità e non rischiare su programmi più strutturati e costosi? Dopo mesi di lunghissime trattative i produttori faranno un’azione legale per aver riconosciuto quanto meno il lavoro svolto finora? Su TVZOOM prossimamente la risposta a queste domande.

 

twitter@PietroBerna

 

(Nella foto il logo di The Voice)