Pubblicato il 18/04/2012, 16:33 | Scritto da La Redazione

STAS’ GRAWONSKY DA OTTO ANNI RACCONTA I LIBRI DI NOTTE. MA IN POCHI SE NE SONO ACCORTI

STAS’ GRAWONSKY DA OTTO ANNI RACCONTA I LIBRI DI NOTTE. MA IN POCHI SE NE SONO ACCORTI
{Summary}Nelle pieghe dei palinsesti Rai si trovano programmi che in pochi conoscono, ma che hanno già una lunga storia. È il caso di “Cult Book“, trasmissione dedicata ai libri.{/Summary} C’è un programma che va in onda da otto anni, quasi sempre a notte fonda, che richiama alla conferenza stampa di presentazione amici, esperti, pochi giornalisti […]

{Summary}Nelle pieghe dei palinsesti Rai si trovano programmi che in pochi conoscono, ma che hanno già una lunga storia. È il caso di “Cult Book“, trasmissione dedicata ai libri.{/Summary}

C’è un programma che va in onda da otto anni, quasi sempre a notte fonda, che richiama alla conferenza stampa di presentazione amici, esperti, pochi giornalisti e anche la responsabile della biblioteca del Quirinale: si chiama Cult Book, parla di libri, ovviamente, e per questa edizione va in onda su Rai Tre da domani alle 00.40 e su Rai Storia dal 24 aprile alle 20.30. A condurlo c’è Stas’ Gawronsky, chiaramente nipote di Jas Gawronsky, che, nella speranza di acchiappare quel pubblico che ai libri preferisce le luci psichedeliche, racconta i libri come fossero video musicali: «Ogni puntata vuole approfondire un tema, con una narrazione capace di usare diversi linguaggi, solo così possiamo penetrare quella zona grigia di superficialità e indifferenza nei confronti della letteratura.  Se si è ben stimolati si può accedere al sapere, bisogna creare un gusto, con un linguaggio nuovo per acchiappare coloro che questo palato non ce l’hanno. Il nostro sforzo è di colpire coloro che hanno paura di entrare in una libreria».

Dal 10 maggio Cult Book resterà accesa in diretta sul salone del libro di Torino dalle 17 su Rai Storia. «Il programma viene trasmesso su Raitre, Raistoria, Raiscuola, oltre a metterlo in rete – sottolinea il direttore di Rai Educational Silvia Calandrelli – È una nostra grande ossessione da far vedere a tutti. Ovviamente i nostri interlocutori privilegiati sono i ragazzi».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto la redazione di Cult Book con al centro Stas’ Gawronsky)