Pubblicato il 28/03/2012, 09:16 | Scritto da La Redazione

EMILIO FEDE: «A MEDIASET COMPLOTTANO CONTRO DI ME»

EMILIO FEDE: «A MEDIASET COMPLOTTANO CONTRO DI ME»
In un’intervista al “Corriere della sera” il direttore del Tg4 parla della banca a Lugano e racconta dell’accordo che ha chiuso con Cologno Monzese. Corriere della sera, pagina 24, di Fabrizio Roncone «Anche dentro Mediaset tramano contro di me» ROMA – «E certo che ti parlo! Porcaccia miseria se ti parlo! Perché no, scusa, dico: […]

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In un’intervista al “Corriere della sera” il direttore del Tg4 parla della banca a Lugano e racconta dell’accordo che ha chiuso con Cologno Monzese.

Corriere della sera, pagina 24, di Fabrizio Roncone

«Anche dentro Mediaset tramano contro di me»

ROMA – «E certo che ti parlo! Porcaccia miseria se ti parlo! Perché no, scusa, dico: avrai capito anche tu che sono vittima di uno sporco complotto…».

Direttore, senti…

«Tu puoi pensare tutto di me, ma non che sono uno stupido! Sono uno stupido? Pensi che Emilio Fede sia uno stupido? Forza, rispondi…».

No, direttore, non sei uno stupido: ma io devo farti qualche domanda.

«Okay okay, dai, sono qua, ti ascolto».

Allora, l’accusa è precisa: dicono che ti sei presentato in una banca di Lugano chiedendo di poter versare due milioni e mezzo di euro in contanti, ma i funzionari della banca si sarebbero rifiutati di effettuare l’operazione.

«Ragiona: io ho due milioni e mezzo in contanti, e che faccio? Li metto in una valigetta, attraverso il confine con quel malloppo e mi presento in banca a Lugano, dopo che a Lugano, proprio in banca, è successo quel che è successo con la vicenda di Lele Mora?».

Tu sei stato a Lugano?

«No!… Cioè, sì, ci sono stato, ma a comprare medicine o a fare passeggiate. E quando arrivo, ogni volta, ordino al mio autista di parcheggiare distante dalla banca proprio per evitare equivoci».

Eppure ci sarebbero dei riscontri, direttore.

«Oh santo cielo! Divento pazzo! Sentimi: mettiamo pure che io abbia una valigetta con due milioni e mezzo, va bene? Secondo te io sono così fesso da andarmene a Lugano? Non faccio prima ad andare a Montecarlo? No, dai, non regge».

In realtà, invece, la sensazione è che i giudici si muovano con qualcosa di concreto tra le mani.

«Concreto? Allora, ascoltami. Le ipotesi sono tre: o c’è un caso di omonimia, ipotesi in cui spero; o c’è una casuale e pazzesca somiglianza con qualcuno, ipotesi possibile ma remota; oppure c’è stato qualcuno che è andato lì, allo sportello bancario di Lugano, spacciandosi per me… e questa, purtroppo, è l’ipotesi più plausibile».

E perché l’avrebbe fatto?

«Per fregarmi, accidenti! Perché, appunto, è un complotto!».

Complotto organizzato da chi? Dall’Agenzia delle Entrate?

«Mah! Vedi, io mi sto faticosamente rialzando dopo la triste vicenda di Ruby, e sto cercando di dimostrare di non avere colpe… Evidentemente, però, c’è qualcuno a cui continuo a dare fastidio… sì, questo direttore che dirige da così tanti anni, purtroppo, sta sulle scatole a qualche invidiosetto».

Dai fastidio dentro Mediaset?

«Anche».

Questa è una notizia.

«Sai, io gli ho detto: fatemi arrivare all’autunno, poi vi lascio il Tg4 e mi candido alla Camera con il Pdl, perché con Berlusconi sono già d’accordo…».

E l’azienda?

«Ci siamo accordati così: mi danno una buonuscita, non clamorosa, ma equa per quello che ho fatto e dato in tutti questi anni. Poi avrò dei benefit, tipo l’autista e la segretaria. Poi un programma in prima o seconda serata su Retequattro, l’incarico fantasma ma comunque prestigioso di direttore editoriale dell’informazione e, infine, un contratto di consulenza di tre anni più due».

Non male, direi.

«Infatti io non mi lamento. Penso pure che però questi miei accordi possano aver scatenato altre invidie nei miei confronti. E qualcuno può aver pensato bene di farmi mangiare un po’ di fango».

Gira voce che ti abbiano anche ridotto il numero dei redattori.

«Voce verissima! Con l’apertura del Tgcom, mi hanno devastato la redazione. Quando andrò via, temo che il Tg4 cesserà di esistere».

Hai sentito il Cavaliere nelle ultime ore?

«Questa mattina è stato il primo a telefonarmi e ad esprimermi la sua solidarietà! Lo adoro, non mi lascia mai solo. Mai, mai, mai…».