Pubblicato il 25/03/2012, 13:05 | Scritto da La Redazione

SARAH FELBERBAUM: «SONO L’AMORE DI MONTALBANO»

SARAH FELBERBAUM: «SONO L’AMORE DI MONTALBANO»
L’attrice interpreta la fidanzata del commissario nato dalla penna di Camilleri e a breve la vedremo al fianco di Toni Servillo e poi di Michele Placido. La Stampa, pagina 34, di Fulvia Caprara Felberbaum: «L’amore di Montalbano sono io» L’attrice è la fidanzata nella fiction di Raiuno dell’eroe inventato da Camilleri: “Ma l’ho resa più […]

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L’attrice interpreta la fidanzata del commissario nato dalla penna di Camilleri e a breve la vedremo al fianco di Toni Servillo e poi di Michele Placido.

La Stampa, pagina 34, di Fulvia Caprara

Felberbaum: «L’amore di Montalbano sono io»

L’attrice è la fidanzata nella fiction di Raiuno dell’eroe inventato da Camilleri: “Ma l’ho resa più umana”.

La bellezza va maneggiata con cura. Sarah Felberbaum lo sa. Per questo, quando le arriva un copione, sta ben attenta a leggere la parte, per capire se quel personaggio le farà compiere un passo avanti nel suo percorso di attrice, ex-modella ed ex-presentatrice televisiva: «Quello che fai oggi si riflette su ciò che farai domani. A volte devi sperare di incontrare un regista che veda in te qualcosa che va oltre». Oltre vuol dire dietro i lineamenti pittorici, il sorriso botticelliano, l’eleganza innata. Insomma, bisogna avere l’occhio lungo, e capire che Felberbaum, nata a Londra nel 1980, da madre inglese e padre americano, non è solo una splendida apparizione: «Quando hai un viso pulito e sei fatta in un certo modo, ti rendi conto che, alla fine, le richieste sono sempre le stesse». Di lei poi in questo periodo si parla anche per la storia d’amore con il calciatore della Roma Daniele De Rossi.

Sarah, però la bellezza è un valore. Non mi dica che il suo aspetto le pesa…

«È un valore, però se uno non lo usa bene, finisce per non servire a niente. È una qualità di cui prendersi cura, facendo le cose giuste».

«Il giovane Montalbano» è una di queste. Come è entrata nei panni della storica fidanzata dell’eroe inventato da Camilleri?

«Ho lavorato sulle vecchie puntate della serie, dove Livia è più adulta e mostra una certa malinconia, a tratti anche un po’ di freddezza. Ho voluto renderla più amabile, più credibile, più umana, m’interessava far capire che la sua pazienza, negli anni, è scemata, e che nei rapporti può instaurarsi un senso di lontananza».

E con il suo partner, Michele Riondino, com’è andata?

«Recita con una grande naturalezza, ti viene voglia di seguirlo, andare avanti passo passo accanto a lui».

La Sicilia, l’ombra della mafia, la cultura dell’omertà… tutti elementi piuttosto estranei alla cultura di una ragazza nata a Londra, dall’aria piuttosto aristocratica. È stato difficile comprendere?

«Sono cose di cui so poco, però posso dire di essere stata fortunata, in Sicilia ho vissuto con persone meravigliose, non ci sono solo gli stereotipi di cui si parla sempre. Quanto all’aria aristocratica, se ci nasci, ci devi fare i conti, non è una caratteristica che si può accendere o spegnere come una lampadina. Io so solo che, se devo fare un personaggio diverso, mi devo impegnare al cento per cento».

Nel «Gioiellino» ha recitato accanto a Toni Servillo, che esperienza è stata?

«Ho provato un po’ di timore, poi ho visto quanto è generoso, e quanto, standogli accanto, ti viene voglia di tirare fuori il meglio. Quando fai una scena con lui, ti dà tutto».

Come ha capito che voleva fare l’attrice?

«Avevo iniziato con la pubblicità e con il lavoro di modella, a 20 anni ho sentito il bisogno di prendermi una pausa, ho smesso di andare ai provini, e mi sono messa a studiare. In questo modo ho capito che la recitazione mi rendeva felice».

A maggio sarà sul set del nuovo film di Massimiliano Bruno «Viva l’Italia», con Michele Placido, e Raoul Bova. Poi in che cosa la vedremo?

«Ho altri due progetti cinematografici, ma non ne parlo, per scaramanzia. Intanto sarò in Una grande famiglia, la fiction di Riccardo Milani con Stefania Sandrelli. Sono una delle figlie di una famiglia destabilizzata, alla ricerca di equilibrio».