Pubblicato il 23/03/2012, 15:58 | Scritto da La Redazione

CLAUDIA MORI: «DOPO QUELLA SULLA VIOLENZA SULLE DONNE, UNA FICTION SU SAN FRANCESCO»

{Summary}Claudia Mori in un’intervista a TVZOOM racconta il travagliato cammino in Rai della fiction sulla violenza sulle donne da lei prodotta. E torna anche sul caso Celentano a Sanremo {/Summary}

Con la sua Ciao ragazzi, Claudia Mori ha prodotto i quattro film della collana Mai per amore, incentrati sulla violenza sulle donne. Dirette da registi come Liliana Cavani, Marco Pontecorvo e Margarethe Von Trotta, le fiction, visto il tema che affrontano, non usano un linguaggio edulcorato. E quando si chiede alla Mori se il pubblico di Raiuno sarà in grado di digerire immagini crude di violenza, botte e sangue, lei sbotta: «Non condivido il discorso che questi film siano troppo forti per Raiuno. Questa cosa me la sento dire da quando ho fatto la fiction su Rino Gaetano, in cui tutti mi chiedevano ma funzionerà per Raiuno? Così è successo per la miniserie su De Gasperi, per non parlare della fiction su Basaglia La città dei matti. Ma scusate, il pubblico di Raiuno che pubblico è? Beoti che non sanno capire? E’ un pubblico che vede i tg,  certe trasmissioni orrende e inutili? Se così è, bisognerebbe cercare di migliorarlo un po’».

Questi quattro film non hanno avuto vita facile. All’inizio erano previsti sei, poi ne sono stati approvati solo quattro, la messa in onda è slittata più volte, insomma com’è andata?

«All’origine erano sei film, ma due non stati ritenuti opportuni dal direttore di Raiuno Mauro Mazza. Certo le cose si possono anche mediare, ma su un tema ero d’accordo: quello sulla pedofilia, non me lo sono sentita di insistere più di tanto, era forte. A me comunque interessava salvare il progetto».

E l’altro tema bocciato qual’era?

«Sulla prostituzione, sulla tratta delle nigeriane».

Insomma alla fine la messa in onda c’è stata, ma è davvero soddisfatta di questo periodo, visto che siamo anche sotto Pasqua, periodo in cui generalmente in tv non si propongono storie violente…

«No, non sono soddisfatta, qualche perplessità ce l’ho, il periodo parla da sé e anche se non sono un’esperta arrivo a capire che una messa in onda così frettolosa, decisa all’ultimo, non garantisce la giusta promozione».

Non è possibile aggiungere nei contratti Rai una clausola che le permetta di intervenire sulla decisione della messa in onda di una sua fiction?

«Dovrebbe leggerli, o si firma quel tipo di contratto che ti sottopone la Rai o non ci sono margini di trattative. Detto questo, capisco che le fiction da trasmettere siano tante e che ci siano diverse logiche e priorità…».

E il suo progetto di fiction su San Francesco con Liliana Cavani a che punto è?

«Dovrebbe partire, Liliana ci sta lavorando, è un progetto a cui teniamo molto e in fase di attivazione».

Ha in cantiere anche una fiction sul gioco d’azzardo sempre per la Rai?

«Sì, stiamo lavorando su una serie sul gioco d’azzardo, ne ho parlato con il direttore di Raifiction Del Noce che me l’ha proposto. L’ho accolto con entusiasmo. A fine aprile verranno consegnate le ultime due sceneggiature, è un progetto interessante, ma non semplicissimo».

Cambiamo argomento: avete novità sulle decisioni del comitato etico sull’esibizione di Adriano Celentano al festival di Sanremo?

«No non so nulla, aspettiamo di vedere cosa ne viene fuori».

E Adriano che dice?

«Non dice niente, è una storia talmente sui generis che quando ci pensa gli viene da sorridere. Forse pensavano di doverlo mandare in qualche altra trasmissione, che so, il Festival di Ariccia?»

Magari questo comitato etico non farà in tempo a riunirsi, visto che i vertici Rai sembrano tutti a termine…

«Ah sì?  Non lo sapevo»

Lo sa che il Cda ha chiesto le dimissioni del direttore di Raiuno, Mauro Mazza…

«Per Adriano Celentano?»

«Non lo sapevo, siamo qui e aspettiamo»

Magari finirà tutto in… tanto rumore per nulla….

«Tanto rumore di certo c’è stato, per nulla non lo so».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Claudia Mori)