Pubblicato il 18/03/2012, 11:47 | Scritto da La Redazione

GIULIANO AMATO: «DA GRANDE VOGLIO FARE IL CONDUTTORE»

{Summary}L’ex Presidente del Consiglio, promosso alla guida del programma economico “Lezioni dalla crisi”, in onda su Raitre, ripercorre con TVZOOM le tappe di una lunga carriera. E confessa di trovarsi bene nei panni dei conduttore.{/Summary}

Ricorda, nel piglio, nel modo di parlare e nella scenografia che lo circonda Piero Angela, da cui ha preso in prestito il modo di fare divulgazione semplice ed essenziale. Ma per Giuliano Amato quello del conduttore è un mestiere nuovo, che, dice «non escludo possa diventare il mio lavoro  futuro, anche se alla mia età è ancora presto». Le sue Lezioni dalla crisi al via da oggi alle 13 su Rai Tre e in replica il lunedì alle 23 su Rai Storia, sono dodici puntate impostate proprio come fossero una lezione universitaria per spiegare agli studenti-spettatori il significato della crisi economica che il mondo sta attraversando.  «Non ho nulla di particolarmente eccezionale – sorride a TVZOOM Amato, Presidente dell’Istituito della Enciclopedia Italiana Treccani, due volte Presidente del Consiglio, sei volte Ministro – Sono nella media dei professori che vale la pena di ascoltare. Il mio linguaggio e il mio tono raccolgono attenzione. Di certo, alla fine dei miei giorni, quando mi si chiederà quel’è stata la cosa che più mi ha dato soddisfazione nella mia vita risponderò: “Ogni volta che ho visto gli occhi dei miei studenti che passavano dall’oscurità alla luce”»

Ma in tv non avrà studenti di fronte, parlerà a una platea invisibile fatta di spettatori curiosi, numeri Auditel più che volti.

«Dovrò rendere comprensibili i temi e i processi. Non sono un economista, ma ho praticato abbastanza l’economia da poterla capire, credo di essere in grado di spiegarla usando termini da essere umano e non da economista».

Resta ancora convinto di tutte le scelte fatte nel suo passato politico, compreso quel decreto legge varato a notte fonda, con cui il suo Governo fu autorizzato a effettuare prelievi forzosi del 6 per mille da ogni deposito bancario?

«So che gli italiani non hanno gradito che sia avvenuto di notte, ma la Rai insegna che fuori orario avvengono tanti cose».

Secondo lei Mario Monti sa parlare agli italiani nel modo giusto?

«Ho l’impressione che Monti si sforzi di parlare da persona comune. La lentezza con cui parla dimostra una ricerca profonda di parole comprensibili».

E della situazione politica della Rai che ne pensa?

«Non conosco la situazione, sono solo un utente». 

Che opinione si è fatto della ricerca dei colpevoli di evasione fiscale in spettacolari retate?

«Nei momenti difficili è normale scaricare la nostra rabbia su bersagli, ma l’uso della gogna è una tendenza che tendo a non incoraggiare, anche se capisco che può essere utile a circoscrivere il fenomeno».

La sua carriera di conduttore finirà con queste dodici lezioni?

«Non credo, sono ancora giovane».  

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Giuliano Amato)