Pubblicato il 20/02/2012, 15:45 | Scritto da La Redazione

TARGET SANREMO: 2,5 MLN DI DONNE OVER 65, BASILICATA AL 72% PER ARISA E ROCCO, LAUREATI PRO ADRIANO

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Morandi 2012 perde solo contro Morandi 2011, ma di 250 mila ascolti soltanto. Sarebbe bastato qualche minuto in più di Adriano Celentano. L’analisi dei target pesa il contributo prevalente delle donne, l’apporto maggioritario in termini relativi, di lucani, pugliesi e abruzzesi e, in valori assoluti, di lombardi, siciliani, campani.

L’edizione 2012 del Festival di Sanremo non è stata la migliore dell’era di Gianni Morandi. Ha chiuso, infatti, nelle cinque serate ad una media di 11,1 milioni circa e a quota 47,72% di share, perdendo di poco il confronto con quella del 2011, che aveva raggiunto quota 11,4 milioni e 48% di share. Morandi 2012 avrebbe certamente battuto se stesso se avesse avuto Adriano Celentano nel motore per più delle due puntate in cui è stato presente. Per il resto, guardando alle ultime edizioni, Morandi vince comunque il confronto con Antonella Clerici (10,9 milioni), Paolo Bonolis (10,4), Baudo 2007 (6,6 milioni) e Baudo 2006 (9,2 milioni).

Interessante l’analisi dei target. Emerge, ad esempio, che nonostante tutti sostengano sia un qualunquista incolto, il re degli ignoranti ha fatto la differenza tra i “laureati”. Con Celentano in scaletta, infatti, lo share su questo segmento s’impenna: nella prima puntata è al 54,3% e nell’ultima è addirittura al 64%; nella media delle altre tre puntate i più acculturati non vanno mai oltre il 48%, con la media al 44% circa.

Guardare la scomposizione regionale degli ascolti da altre curiose indicazioni. Questo ad esempio – qualcuno sostiene – è stato anche il festival di Rocco Papaleo. Ebbene è indubbio che il dato di ascolto della natia Basilicata, terra di provenienza anche di Arisa sia stato clamoroso, specie nelle puntate di Celentano: 69.7% alla prima e 72,2% nell’ultima, costituendo in entrambi i casi il record assoluto su questa base. Share eccezionale per la manifestazione anche in Abruzzo e Molise (70% all’ultima puntata), ma anche nella Puglia della vincente Emma (ben 68,5% nell’ultima puntata). Non c’è dubbio che il festival unisca gli italiani: sono partiti freddi valdostani (21% di share) e Trentini e Altoatesini (23%) ma poi hanno chiuso, nell’ordine, al 31% e al 42%.

Usando come riferimento i 13,2 milioni dell’ultima puntata, è utile pure vedere quale sia stato il contributo delle varie regioni in termini di valori assoluti: il numero di spettatori più alto (1,8 milioni) arriva dalla popolosa e ricca Lombardia, poi vengono siciliani (1,4 milioni), campani (1,3 milioni), laziali (1,2 milioni) e gli emiliano romagnoli tifosi di Morandi (1,15 milioni e 63,1% di share in regione).

Stando sempre ai valori assoluti, di fronte a Sanremo non sono del tutto sfumate le differenze di sesso: l’ultima puntata è stata vista da 7,8 milioni di donne (il 62,5% del target) e da 5,4 milioni di uomini (il 51,4% del target). Lo share più alto in assoluto all’ultima puntata Morandi lo ha avuto tra le donne over 65, al 69,7%; il più basso tra i bambini tra i 4 e i 7 anni (38,4%). La componente over 65 femminile è valsa però 2,5 milioni, mentre il 38,4% dei bambini più piccoli è pesato solo per 181 mila ascolti. Altre quote pesanti di pubblico quelle garantite da uomini over 65 (1,4 milioni) e donne 55-64 (1,3 milioni).

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto Gianni Morandi, Sabrina Ferilli e Rocco Papaleo)