Pubblicato il 14/02/2012, 22:29 | Scritto da La Redazione

OK CELENTANO, MA IL FESTIVAL DOV’È?

tvzoomsanremo Il Molleggiato incolla tutti davanti alla tv, come sempre, ma cannibalizza completamente Sanremo, non lasciando scampo ai cantanti. Relegati a ruoli da comparse.

Effetti speciali per creare il clima, guerra, spari, bombe, silenzio, uscita sul palco, pausa, parolaccia, sorso d’acqua, arringa contro i preti, contro le testate cristiane (“Avvenire” e “Famiglia Cristiana”), pausa, don Gallo, gli operai che protestano sulle gru, l’alta velocità, sorso d’acqua, pausa, Canalis-Italia, recitazione morta (la Canalis), canzone e poi ancora il giro. Politica, Papaleo, Pupo (per fortuna in splendida forma), un attacco ad Aldo Grasso (così, per non farsi mancare nulla), Gesù Cristo, Battiato (su base), standing ovation della Venier.

Lo show nello show doveva essere e così è stato. La sensazione è che questa prima serata di Sanremo sia stata una lunga attesa (80 minuti) di canzoni (poche) e pubblicità (molta), in attesa di Adriano Celentano.

Un cous cous di monologhi, comizi, battute, satira, musica, a volte confuso, a volte qualunquista (spesso), ma indubbiamente dirompente. Celentano è Celentano. Il problema, poi, è stato ripartire. Il Molleggiato ha inevitabilmente cannibalizzato tutto, anche per la lunghezza della performance. Morandi vincerà anche con gli ascolti (gareggiando da solo), ma ha definitivamente ucciso il Festival della Canzone Italiana. Ha completato l’opera iniziata da Paolo Bonolis. E forse la giusta nemesi è che sia stato proprio un cantante a dare il colpo di grazia.

È evidente a tutti, tranne agli artisti (relegati al ruolo di comparse) e case discografiche, che Sanremo non è più una manifestazione musicale. Non che sia un male, per carità, ma forse non era meglio a questo punto dare uno show su Rai Uno in prima serata ad Adriano Celentano? Sicuramente sarebbe costato meno, il tutto…

 

twitter@AndreaAAmato

 

(Nella foto Adriano Celentano)