Pubblicato il 10/02/2012, 18:59 | Scritto da La Redazione

SANREMO: IL FRULLATORE È GIÀ PARTITO

Meno quattro giorni dal Festival, paparazzi già all’opera. Celentano, Morandi & Co continuano a provare. Arrivate Canalis e Rodriguez. Altre polemiche. E poi, i cantanti.

Appena quattro giorni e si aprirà il sipario della 62° edizione del Festival di Sanremo. E si sente. Tutto fa notizia purché passi, o sfiori, il palco dell’Ariston. Anche il solo nome di Celentano o Morandi in una news fa il giro del mondo. Si sprecano le battute e i complimenti ricambiati sui giornali tra i due signori della musica italiana. Per un Morandi che dichiara al Secolo XIX di aver sempre voluto far parte del Clan del cantante milanese, ancora oggi se fosse possibile, un Celentano risponde, alla domanda di TVZOOM che questo festival di Morandi sarà non solo rock, ma hard rock. E poi, paparazzi già all’opera con Canalis e Rodriguez, appena arrivate al lido per il “passaggio di testimone” del 15 sera, così come gli ex compagni di avventura dello scorso anno, Luca e Paolo, già pronti con un monologo, dicono gli addetti ai lavori, pungente, come quello dello scorso anno. Ancora polemiche sul cachet dell’ex Molleggaito, questa volta arrivano da Famiglia Cristiana. E poi, finalmente, canzoni e cantanti, che in questa, e soprattutto nella prossima settimana, saranno sotto la lente gigante dei media terrestri, quasi come la copertina del giornale statunitense, Time con Monti, nell’edizione odierna. La giovane Nina Zilli ha dichiarato all’Ansa di essere sempre stata innamorata di Clentano e di sapere a memoria il film Segni particolari: bellissimo, e che sua mamma le faceva sempre ascoltare le sue canzoni sin da bambina, e che non vede l’ora di salire nuovamente sul palco dell’Ariston per cantare la sua Per sempre brano a firma di Roberto Casalino (autore di Tiziano Ferro e tra gli altri anche della Francesca vincitrice di Xfactor). Annuncia anche il duetto del venerdì con Giuliano Palma in Never, never, never di Tony Renis e il duetto con Skye dei Morcheeba il giovedì. E poi c’è anche chi parlerà di tematiche sociali, come ha fatto qualche giorno fa la favorita Emma ed oggi Dolcenera, che nel suo brano Ci vediamo a casa canterà delle difficoltà dei giovani di avere oggi un alloggio e promette che all’esibizione avrà un pensiero per Oliviero e Stanislao, i due macchinisti dell’azienda Servirail, da due mesi sulla torre faro della stazione Centrale di Milano per protesta al licenziamento di 800 dipendenti. E mentre ci si concentra e si apprezza la solidarietà e gli alti pensieri delle giovani (promesse?) cantanti italiane, su Twitter scoppia il caso Casillo, venuto fuori dal Io Canto di Scotti. Si o no tra i giovani di Sanremo? Troppo popolare per partecipare alla sezione assegnatagli o troppo poco famosa la Civello per essere nei big? Tante domande e risposte, giuste ed intelligenti, ma che essendo in Italia, poco avranno da spendere se non il tempo di chi le ha proposte. Meglio della legge della compensazione della materia di Lavoisier, in cui tutto cambia tutto, tutto si trasforma ma tutto si distrugge, ma piuttosto, la frase del Gattopardo, tutto cambia affinché nulla cambi. E poi c’è Samuele Bersani, che lontano da dodici anni dal Festival e dalla mondanità musicale si presenterà al Festival raccontando le acrobazie di un italiano di oggi descritte attraverso le disavventure di un pallone smarrito («Un Pallone»), il giovedì con Goran Bregovic duetterà in Sweet Romagna. E poi c’è quel giovane e bravo Pierdavide Carone, cantautore uscito da Amici di Maria De Filippi e pupillo di Dalla (proprio come fu al tempo Bersani, buonissime aspettative, quindi). In duetto il venerdì con Grignani.

Ma Sanremo è anche di quelli che sul palco non ci saranno e tra le ugole più famose c’è anche Marcella Bella che a Verissimo si è risentita, non tanto dell’esclusione ma del modo in cui è avvenuta da parte del collega Gianni da Monghidoro, ovvero, con un sms.

E poi c’è anche Arisa che al Messaggero, ha dichiarato di voler essere la Lady Gaga degli italiani. Brava sì, non sarà un po’ pretenzioso? …Ma oggi si può tutto, perché Sanremo è Sanremo. 


Erika Barbacelli


(Nella foto il teatro Ariston di Sanremo)