Pubblicato il 06/01/2012, 08:59 | Scritto da La Redazione

RASSEGNA STAMPA: IL SUCCESSO DI XFACTOR SU SKY E LA LETTERA DI LORENZA LEI AL “CORRIERE”

RASSEGNA STAMPA: IL SUCCESSO DI XFACTOR SU SKY E LA LETTERA DI LORENZA LEI AL “CORRIERE”
Con la vittoria di Francesca si chiude con un boom di ascolti la prima edizione “satellitare” del talent show. E poi il direttore generale Rai chiede una rettifica al quotidiano milanese. Il Messaggero, pagina 23 XFactor, la grande sfida accende il finale per Sky è già un successo ROMA – Il trasloco ha funzionato. Parliamo […]

Con la vittoria di Francesca si chiude con un boom di ascolti la prima edizione “satellitare” del talent show. E poi il direttore generale Rai chiede una rettifica al quotidiano milanese.

Il Messaggero, pagina 23

XFactor, la grande sfida accende il finale per Sky è già un successo

ROMA – Il trasloco ha funzionato. Parliamo di XFactor, il talent musicale in pieno riflusso sulle sponde di Raidue che, decollato sul satellite, ha preso nuova vita. Si sa, gli ascolti fra una rete generalista sia pure in crisi e un canale satellitare non sono paragonabili, ma non c'è dubbio che per Sky la scommessa è andata oltre ogni previsione. Per i numeri, degli ascolti (710mila spettatori medi nella semifinale) e del televoto (giovedì scorso sono stati 500mila, decisamente superiori a Raidue), per l'attenzione crescente che
la gara ha riscosso sul piano mediatico, perché il format della
dilatazione e nel restauro satellitare ne ha indubbiamente e largamente beneficiato. Non solo, la riuscita dell'operazione ha portato nuova linfa sulle mire generaliste della programmazione Sky (che ci prova da tempo).

E così si spiega l'impegno promozionale profuso e l'impegno per sostenere la fase finale del programma, fino alla puntata di ieri sera, preceduta da una vera e propria maratona, un lusso che si può permettere una piattaforma satellitare e non una rete generalista. Ora non resta che vedere quale sarà il raccolto. Prima di tutto per i ragazzi che sono arrivati fino in fondo e, ieri sera, hanno avuto l'onore di duettare con una pattuglia di big della musica come Fiorella Mannoia, Irene Grandi e la scozzese Emilì Sandè. La pizzaiola emiliana Antonella Lo Coco, che ha avuto in questi mesi Arisa come balia, la bassanese Francesca Michielin assistita da Simona Ventura, e i piemontesi i Moderni curati da Elio non colpiscono né per qualità vocali né per originalità, comunque hanno assolto al compito di dare sostanza a questa quinta volta di XFactor.

Anche la squadra dei giudici ha un bilancio da fare. Simona Ventura, alleggerita del vincolo generalista (non è cosa da poco), Arisa che è uscita dalla gabbia del personaggio strambo (ma ora vuole rientrare dalla finestra a Sanremo), Morgan che ancora sconta le mattane passate e, intanto, ieri ha fatto pace con Asia Argento: per mesi e mesi i due hanno comunicato solo attraverso legali e giornali (dicendosene di tutti i colori) a causa della figlia Anna Lou, ieri hanno duettato in un brano, The indifferences (il testo è di Asia ispirato a Moravia, la musica di Morgan) che non lascerà tracce nella storia della musica e che minaccia di essere il prologo a una collaborazione più ampia (Festival compreso?). E Marco Castoldi, l'ex frontman dei Blue Vertigo, non ha nascosto affatto che si tratta di «un'operazione commerciale» aggiungendo che «non c'è sfruttamento di questa cosa, ma c'è un progetto perché io e Asia abbiamo sempre collaborato come artisti e non solo». M.MoI.

 

Corriere della sera, pagina 35

Interventi & Repliche

Lorenza Lei e la direzione della Rai

Con riferimento all'articolo a firma di Salvatore Bragantini, apparso sul Corriere della Sera di ieri, ai sensi della vigente legge normativa sulla stampa, chiedo la pubblicazione della seguente rettifica. Le affermazioni con riguardo al direttore generale della Rai, Lorenza Lei, sono prive di fondamento e tendenziose. Infatti: 1) Dal testo dell'intervista a Paolo Conti nell'edizione del 30 dicembre 2011 non può in alcun modo desumersi che «il direttore generale Lorenza Lei inneggia alla continuità aziendale e ignora l'elefante nella stanza». 2) Tanto meno può desumersi che «Lei vuole rassicurare il beneficiario del duopolio che su quella poltrona l'ha assisa». Tengo a precisare di essere stata nominata direttore generale della Rai secondo le procedure previste dalla legge, con voto unanime del consiglio di amministrazione, dopo un lungo e consolidato percorso aziendale sempre improntato al rigoroso rispetto delle regole e degli interessi aziendali, in assoluta trasparenza, come i fatti e gli atti aziendali stanno a dimostrare. Penso peraltro di aver anche dimostrato sufficiente autonomia e indipendenza nella gestione dell'azienda e delle sue molteplici complessità e conflittualità. Mai pertanto ho potuto anche solo pensare di agire per «rassicurare il beneficiario del duopolio», come offensivamente insinua l'articolista. Al contrario, nel doveroso quotidiano svolgimento della missione di servizio pubblico che lo Stato affida alla Rai, ho sempre rispettato il ruolo dell'azionista pubblico, delle Autorità di vigilanza e di tutte le istituzioni.

Lorenza Lei, Direttore generale Rai

 

Il direttore generale della Rai non ha bisogno di invocare la legge sulla stampa. Insisto: la sua intervista apre, per l'appunto, con un inno alla continuità aziendale, e non mostra intenzione di cogliere la discontinuità offerta dal nuovo governo per uscire dal duopolio. Lei, invece, ignora questo elefante nella stanza, grazie al quale Mediaset, da ultimo con la legge Gasparri, sta saprofitizzando l'azienda affidatale. I lettori apprenderanno che non è stato Berlusconi, presidente del Consiglio pro tempore, a collocarla su quella poltrona. Egli non ha comunque motivo di rammaricarsi della scelta.

Salvatore Bragantini

Leggi anche

Exit mobile version