Pubblicato il 05/01/2012, 17:12 | Scritto da La Redazione

LANDO BUZZANCA DA DOMENICA SU RAI UNO

LANDO BUZZANCA DA DOMENICA SU RAI UNO
{Summary}L'8 gennaio prende il via "Il Restauratore", la fiction in sei puntate con l'attore siciliano nel ruolo di un ex poliziotto con strani poteri. Ma nel giorno del "Tredicesimo apostolo" non vuol sentire parlare di paranormale.{/Summary} Non crede al paranormale, Lando Buzzanca anzi «sono fortemente convinto che cose come i fantasmi e le visioni abbiano […]

alt

{Summary}L'8 gennaio prende il via "Il Restauratore", la fiction in sei puntate con l'attore siciliano nel ruolo di un ex poliziotto con strani poteri. Ma nel giorno del "Tredicesimo apostolo" non vuol sentire parlare di paranormale.{/Summary}

Non crede al paranormale, Lando Buzzanca anzi «sono fortemente convinto che cose come i fantasmi e le visioni abbiano una spiegazione logica, sono sicuro che dopo la morte non ci sia assolutamente nulla». Eppure l'attore siciliano è il protagonista della fiction Il restauratore, in onda da domenica su Rai Uno, in cui interpreta un ex poliziotto capace di «vedere» le cose prima che accadano. Una serie mistery che con il paranormale ha molto a che fare. «Ma qui non si tratta di paranormale – avvisa Paola Masini di Raifiction – La nostra è piuttosto una fiction psicologica». Non ci sarebbe nulla di male, tra l'altro, visto che il genere appena trattato nel film-tv Il tredicesimo apostolo su Canale 5 ha conquistato oltre sette milioni di spettatori. «Appena mi hanno proposto questa serie – ammette Buzzanca – mi sono chiesto come avrei potuto interpretarla, come sarei riuscito a non fare il paranormale, visto che per me si tratta di pura menzogna. Mi sono rifatto alla miracolistica laica.  Il mio personaggio, Basilio, è uno che ha espiato con una lunga pena la sua colpa, ma il destino gli ha riservato la possibilità di rifarsi con un dono, vedere le cose che altri non vedono per essere di aiuto agli altri. Quest'uomo può dare speranza alla gente, può darsi che uno così esista davvero, magari in India. Il tutto è ovviamente raccontato con il sorriso, perché così il pubblico da casa ti guarda con più voglia».

Ideata da Vinicio Canton, Salvatore Basile e Alessandro Jacchia che ne è anche il produttore, la fiction in sei puntate, diretta da Giorgio Capitani, ha nel cast anche Martina Colombari nel ruolo di una donna misteriosa, costretta a fare i conti con una realtà scomoda. «Per la prima volta mi è stata data la possibilità di recitare nel ruolo di una donna vera e non di una semplice bionda con gli occhi azzurri – sottolinea l'attrice – Alla fine della giornata lavorativa potevo dire davvero di aver  fatto il mio meglio».

Dal 1961, anno in cui debuttò con Pietro Germi nel film Divorzio all'italiana, di strada Lando Buzzanca ne ha fatta. E senza alcun rimpianto. Racconta l'attore siciliano: «Dagli anni '70 a oggi ho sempre scelto i miei ruoli perché ho avuto la possibilità di farlo. Dopo Divorzio all'italiana mi hanno offerto Sedotta e abbandonata. Subito dopo Franco Franchi e Ciccio Ingrassia decidono di farne la parodia con Sedotta e bidonata e mi chiedono di interpretarla. Per nove giorni di lavoro mi offrivano 100 mila lire, dissi no. Mi richiamarono offrendomi 400 mila lire, dissi no. Mi chiamò il regista, Giorgio Bianchi, dicendo che mi avrebbe dato lo stesso cachet di Ingrassia e Franchi. Erano sei mesi che non lavoravo, mi era appena nato il secondo figlio. Mi buttai ai suoi piedi pregandolo di non offrirmi altro perché se no avrei accettato. Non volevo farlo per un fatto etico, non potevo fare la parodia di un film che avevo interpretato. Con quei soldi all'epoca mi ci potevo comprare un appartamento, ma sai come dormo bene la notte ora».

Poi c'è stato Rugantino, un altro no. «Pasquale Festa Campanile insisteva a dirmi che avrei dovuto interpretare Rugantino – continua Buzzanca – Ma io non volevo farlo: sono siciliano, come potevo fare una maschera romana? E lui insisteva a dirmi che quelli come Rugantino erano personaggi internazionali. Morale, io non l'ho fatto, l'ha interpretato Adriano Celentano tanto a lui non gliene fregava niente».

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Lando Buzzanca)