Pubblicato il 15/12/2011, 09:00 | Scritto da La Redazione

ANTITRUST: MULTA DA 1,8 MILIONI AD AUDITEL

L'Antitrust ha comminato una sanzione di 1.806.604 euro ad Auditel per abuso di posizione dominante.

Secondo l'Autorità si sono verificati abusi che hanno avvantaggiato i suoi principali azionisti, Rai e Mediaset. L'istruttoria era stata avviata alla luce di una denuncia di Sky. «I comportamenti anticoncorrenziali della società, denunciati da Sky hanno causato un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive nei mercati della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo, dell'offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell'offerta all'ingrosso di canali televisivi». «Secondo l'Autorità la società, che detiene una posizione dominante nel mercato della rilevazione degli ascolti televisivi in Italia, ha posto in essere tre abusi in grado di causare un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive dei mercati della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo […]».
«In particolare Auditel ha: ingiustificatamente ostacolato, a partire dalla seconda metà del 2009 e fino al mese di ottobre 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati di ascolto televisivi relativi a ciascun canale, distinti per ciascuna piattaforma di trasmissione (analogica, digitale, satellitare e Tv via internet); ostacolato, dalla seconda metà del 2008 e fino al mese di gennaio 2010, la pubblicazione giornaliera dei dati relativi alla voce 'Altre digitali terrestri'; c) erroneamente attribuito i dati di ascolto rilevati nel panel, nella fase della loro elaborazione, anche alla popolazione non dotata di apparecchi televisivi».
Secondo l'Antitrust, che aveva avviato l'istruttoria alla luce di una denuncia di Sky, le condotte di Auditel hanno avuto un duplice effetto: da un lato hanno limitato fortemente le possibilità di crescita delle emittenti televisive che intendevano attuare strategie di erosione degli ascolti delle emittenti generaliste, anche diversificando le scelte di programmazione in funzione dei diversi comportamenti televisivi degli spettatori; dall'altro hanno protetto i canali delle principali emittenti generaliste dagli effetti negativi che sarebbero loro derivati dalla diffusione di informazioni sui dati di audience dei canali che si stavano significativamente riducendo a causa dei cambiamenti in corso.

Disponibile qui un approfondimento a cura di Andrea Amato.

 

Angelo Lorusso