Pubblicato il 28/11/2011, 22:43 | Scritto da La Redazione

IRRESISTIBILE FIORELLO. ORA NE MANCA SOLO UNA…

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{Summary}Nella terza puntata del suo show su Rai Uno, lo showman siciliano dilaga con monologhi sulla crisi e sulle abitudini dei giovani. Tra gli ospiti Elisa in versione imitatrice e il fratello Beppe, con cui scherza sui suoi ruoli sempre drammatici.{/Summary}  

Apertura in vecchio stile, con le paillettes e il can can: «Amici oberati dalla crisi economica, ci siamo noi». Fiorello apre il suo #piùgrandespettacolodopoilweekend su Rai Uno con un monologo quasi inevitabile sulla crisi: «In Spagna stanno peggio, la corrida la fanno con le pecore. In Grecia lo yogurt è scaduto da anni e noi italiani gli abbiamo pure prestato i soldi. E quando li rivediamo? È come prestare i soldi a Baldini. Gran capocciòn, Sarkozy, eh basta. Oggi i giornali titolavano di nuovo: "Italiani fate quello che dovete, sbrigatevi". Oh, noi siamo italiani, le cose le prendiamo con calma, ti posso dire una cosa Sarkozy: "Stai sciallo", come dicono i pischelli. Già me lo vedo Monti a fare i conti, il Ponte sullo stretto? Avviciniamo piuttosto la Sicilia».

È la terza puntata, quella di mezzo, Fiorello ha già dimostrato di avere un grande pubblico, ma ora sono tutti in attesa della quarta, quella con ospiti Roberto Benigni e Lorenzo Jovanotti. E poi dal lunedì dopo? Il primo a scherzarci è lo stesso conduttore, che al direttore di Rai Uno, Mauro Mazza, chiede: «Voglio vedè che fate da lunedì prossimo, che mettete la Signora in giallo? Mia madre la sa a memoria, ormai la doppia».

Tra il vampiro di Twilight, che torna sempre più veloce e vampirizza persino il serafico direttore di Rai Fiction Fabrizio Del Noce, spunta un'inedita Elisa in versione imitatrice di Shakira, Laura Pausini e Carmen Consoli. Si offre persino a una versione rap di Vengo anch'io. Gli ospiti diventano protagonisti: Beppe Bergomi «l'unico uomo che si passa la piastra sulle sopracciglia», la macchina del sesso Sandro Ruotolo, «come mai sei qua? Ogni tanto i comunisti li fanno uscire». Persino il suo gastroenterologo: «È stato un piacere farmi la colonscopia vero?».

E poi torna il consueto tormentone sui giovani. Questa volta il monologo si fa lungo. Ma la chiusa è un'ovazione: «Un giorno dormivo, mia moglie mi sveglia e mi dice: "Olivia non è tornata sono le 2.30 al cellulare non risponde". Che devo fare? "Valla a cercare". Il primo posto dove sono andato, Ponte Milvio, erano le tre di notte sembrava mezzogiorno. Chiedo a un essere vivente bipede, si muoveva, aveva strane collane e forse due tostapani appesi ai testicoli, "scusa dove vanno i ragazzi"? In discoteca. Vado in discoteca, davanti ci sono migliaia di ragazzini, un trionfo di apparecchi ortodontali, a un certo punto uno di questi che stava davanti alla porta con la scritta security mi vede e mi riconosce, mi chiede: "ma che vuoi entrà?". Entro, passa come Mosè quando ha diviso le acque, ma mia figlia non c'è. Esco e fuori un pischello mi guarda e fa: "Ah Fiorè ancora in giro stai, ma non eri morto?"».

Dopo Merkel e Sarkozy, Fiorello si rivolge a Putin, con la traduzione di Natalia Titova: «Noi ad Arcore abbiamo un lettone, che dobbiamo fà, glielo spediamo?  L'ha montato Bondi con la brugola del sei». Con il fratello Giuseppe, dopo l'omaggio a Domenico Modugno sulle note della raffinata

Lu grillu e la luna, l'ironia familiare prende il largo: «Mio fratello fa solo ruoli drammatici, una volta gli hanno offerto il ruolo di Gesù, l'ha rifiutato perché dopo tre giorni resuscitava». Il monologo sulla tristezza delle canzoni del passato che chiamavano i giochi per bambini «balocchi», che se lo dici a un bambino oggi ti risponde «vai a cagà mamma», anticipa l'arrivo nello Studio 5 di Cinecittà del crooner Tony Bennett, che con Fiorello canta For once in my life.

Immancabile l'appuntamento con X Factor, con Morgano e Ariso, che questa volta giudicano Biagio Antonacci. «Mi chiamo Biagio e faccio il geometra». «Perché non ha continuato a fare il geometra, lei scusi usa il Somatoline uomo?». Il cantautore parte con  Se io se lei. «Scusi signor Calcinaccio, ci stiamo addormentando». «A me si sono rotte le acque».

Dopo aver rispolverato l'imitazione del maestro Camilleri, pronto a fumarsi un wurstel in mancanza di sigarette, la Nazionale Italiana di Pallavolo femminile sale sul palco.

Oggi torna la conta degli ascolti. Del domani, invece, non vi è certezza.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Fiorello)