Pubblicato il 28/11/2011, 16:43 | Scritto da La Redazione

“STRISCIA” STUDIATA DALLA BOCCONI

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Uno studio dell’Università Bocconi di Milano mostra come il tg satirico di Antonio Ricci, in 25 anni di attività, abbia saputo imporsi nelle scelte dei telespettatori, sostenendo cause di giustizia sociale a livello nazionale.

Striscia la notizia ha un impatto sociale ed economico non indifferente; è diventato uno strumento usato dai cittadini per segnalare lo spreco di denaro pubblico, in un Paese come l’Italia,  dove ci sono 15 milioni di persone truffate ogni anno, per un volume d'affari complessivo di 18 miliardi di euro, l'1,2% del Pil. Questo, quanto rivelato da uno studio dell'Università Bocconi di Milano.  

In base a tale studio dell'università milanese, il tg satirico dal 1992 al 2010 ha trasmesso 1.441 servizi riguardanti i raggiri, il 22,5% del totale dei servizi lanciati. La seconda categoria su cui Striscia si è concentrata sono i disagi e disservizi (987 servizi, per il 15,4% del totale), seguita da tarocchi televisivi (967 servizi, 15,1%), sprechi ed opere incompiute (840, 13,1%), ambiente (481, il 7,5% dei servizi complessivi). Di riguardo anche le inchieste sulla malasanità (238 servizi, 3,7%), del lavoro (184, 2,8%) e del caro prezzi (101, per il 1,58% del totale).

 

Raffaella Midiri

 

(Nella foto lo studio di Striscia la notizia)