Pubblicato il 23/11/2011, 09:38 | Scritto da La Redazione

STRAVINCE FLORIS. TRA LE FICTION LA SPUNTA RAI UNO

A primo posto il talk politico di Rai Tre. La fiction di Rai Uno supera di poco "Baciati dall’amore" su Canale 5. Nella serata della Champions League, con Napoli e Inter impegnate, bene il film di Italia 1 e "The Mentalist" su Rete 4.

Sfida aperta, senza vincitore certo. Anche perché ancora non si capisce bene quale sia il clima prevalente, lo stato d’animo degli italiani. Se vogliono – come paiono dimostrare quando a sollecitarli è un artista come Fiorello – distrarsi almeno un po’ dalle tensioni ingenerate dalla crisi economica; o se comunque, alla fine, prevale ancora la necessità, l’ansia di capire, se non altro, quali ulteriori provvedimenti economici si abbatteranno sulle loro teste.

Ieri ha vinto la seconda istanza. Per chi aveva voglia d’informarsi c’era soprattutto Ballarò. E ha fatto bene il suo compito. Per chi invece era incline al disimpegno c’erano due fiction di produzione e tanta fiction d’acquisto; sulle pay tv, infine, c’erano pure la splendida sfida Napoli – Manchester City e quella di Trebisonda Trabzonspor – Inter sempre per la Champions League.

A lottare per il primato di serata c’era soprattutto – ricollocato al martedì – il campione di domenica, Tutti pazzi per amore 3. L’avversario più diretto che aveva di fronte era il talk politico di Rai Tre, che sette giorni fa aveva perso lo scontro con la Nazionale di calcio, ma veniva da una programmazione speciale al sabato (sul cambio di governo) in cui era riuscito a prevalere, nientemeno, che su C’è posta per te di Maria De Filippi.

Minori le chanches accreditate al terzo incomodo, la fiction di Canale 5, Baciati dall’amore, che oltre al personaggio protagonista (Giampaolo Morelli) schierava il compianto Pietro Taricone.

Ebbene, alla fine non c'è stata partita. La fiction di Rai Uno è andata male (share del 12,93% e ascolti a quota 3,8 milioni con il primo episodio, share del 13,56 e ascolti a quota 3,4 milioni con il secondo). Nettamente in testa il programma di Giovanni Floris (19,60% lo share a quota 5,3 milioni di ascolti), che trainato in avvio dal solito intervento ‘dopante’ di Maurizio Crozza, schierava tra gli altri ospiti il sindaco di Torino Piero Fassino, l’ex ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani, Pigi Battista del Corriere e Nando Pagnoncelli di Ipsos, ma anche, tra le relative novità del salotto minimalista, il leghista ‘lanciato’ da Gad Lerner, Gianluca Pini, e il self made man di Tecnogym nonché imprenditore illuminato Nerio Alessandri.

Per Mediaset le cose sono andate molto meglio di quanto era prevedibile. Canale 5 ha ottenuto con la fiction uno share del 12,16% e ascolti a quota 3,2 milioni.

Italia 1 ha puntato su Steven Spielberg, Tom Cruise e gli effetti speciali dello spettacolare La Guerra dei mondi (share dell8,3% circa e ascolti a quota 2,3 milioni circa).

Rete 4 ha puntato su un telefilm rodato, schierando tre episodi di The Mentalist (share dell'8,5% circa e ascolti a quota 2,4 milioni).

Rai Due ha schierato un film con Pierce Brosnan, Salma Hayek e Woody Harrelson, After the sunset (5,58% lo share e 1,6 milioni gli ascolti) che non ha brillato.

Poche le chanches, al martedì per La7, che schiera ultimamente un’accoppiata molto debole: Sos Tata (tra i 600 mila ed i 700 mila telespettatori i due episodi e share dal 2,1% al 2,94%) e quindi il nuovo, incerto talk Soldi Rubati (share del 2,4% e ascolti a quota 342 mila).

Scontro tra i tg: il Tg1 ha ottenuto 5,8 milioni di ascoltatori con uno share del 21,52%; il Tg5 ha ottenuto 5,6 milioni ascoltatori con uno share del 20,6% e si è molto avvicinato; il TgLa7 ha ottenuto 2,7 milioni circa di ascoltatori e uno share del 10,11%.

Access prime time: Striscia ha raggiunto 5,9 milioni di ascolti e il 19,6 % di share. I soliti Ignoti (4,9 milioni e 16,3%) ha fatto come sempre meglio di Qui radio Londra (4,4 milioni e 15,30%). Su La7 Otto e mezzo al 6,57% di share con 1,95 milioni di telespettatori.

 

Emanuele Bruno

 

(Nella foto Giovanni Floris, conduttore di Ballarò)