Pubblicato il 21/11/2011, 22:47 | Scritto da La Redazione

FIORELLO SEMPRE PIÙ INCONTENIBILE

alt

La seconda puntata del “#piùgrandespettacolodopoilweekend” conferma la grande forma del mattatore. Caricato dagli ascolti della prima, lo showman affonda il colpo sulla politica. Ripete la parodia di Morgan, consacrata in diretta via Twitter dall’originale.

Fiorello apre la seconda puntata del #piùgrandespettacolodopoilweekend così come aveva fatto con la prima. Con un lungo monologo sulla politica. Ma stavolta si fa più tagliente. «Questa settimana abbiamo un nuovo governo – attacca – lunedì scorso ancora no. Solo che quello di ora è più cupo, pensate che la foto ufficiale era a colori, ma è uscita in bianco e nero. Non sono politici questi, ma tecnici, sono professori, certo dall’aula magna, al magna magna il passo è breve. Invece il governo che non c’è più era più allegrotto, noi comici avevamo i testi già pronti. Scandalini, feste, festini, intercettazioni, mi divertivo solo a leggerle, Rocco Siffredi si è dimesso dopo averle lette. Ma ora è cambiata l’antifona, di sesso non si parla più, alla Rai il sesso è vietato, Mazza pure tu dovresti cambiare cognome. Tutti quelli che qui avevano a che fare col sesso sono andati a casa: la Dandini su quel divano chissà che aveva fatto. Pure Santoro, ma sai chi era la macchina da sesso lì? Era Ruotolo. Ora uno come Franco Di Mare di Unomattina secondo voi c’ha a che fare col sesso? Vespa voi ve lo immaginate che fa sesso? Io sì».

La voce di Vespa si impossessa del corpo di Fiorello e parte inevitabile l’imitazione: «Stasera ho voglia, vediamo un po’, mi devo arrapare, Mannheimer dammi due dati. Allora si copula. Siamo pronti? Bene, Posizione? Missionario. Testimoni dell’atto? Crepet». Per concludere la sua tirata politica lo showman sceglie le note di Domenico Modugno e della sua Ciao Ciao bambina, un doveroso saluto a tutti i ministri che se ne sono andati. «La Gelmini è andata al Cepu, Brunetta è tornato dai Ricchi e poveri».

La serata ha fin da subito un tono diverso, Fiorello è meno legnoso, la sicurezza dei grandi ascolti gli regala più scioltezza. Torna sui giovani, il suo pallino. «La prima volta che mia figlia mi ha detto stai sciallo mi è preso un colpo. Per dire vai via loro dicono vaporizzati, e quando si lasciano dicono “l’ho pisciato”. È una cosa terribile. Una sera stavo a casa a guardare una partita sereno, di botto salta la luce: maledette voi e la vostra piastra dei capelli, il contatore a casa mia c’ha le marce. Mi è arrivata la bolletta: 900 euro di piastra, 50 euro tutto il resto di la casa. Loro ci vedono vecchi e credono che la tecnologia sia cosa loro. La tecnologia l’abbiamo vista nascere e crescere. In principio fu lo Startak, enorme, la gente ci pescava. Ora siamo schiavi di questo cellulare, sono convinto che fra 60 anni nasceremo coi cellulari incorporati. L’unico dubbio sarà dove infileremo il caricabatterie».

Si ride, si canta, il varietà è tornato ancora una volta. Il Grande Fratello compare sul grande schermo in un ponte catodico tra Rai e Mediaset, i Coldplay arrivano, attesissimi, in studio, dopo aver suonato fuori dallo studio, con Roma antica sullo sfondo, Michael Bublè regala atmosfere natalizie con la sua “White Christmas”, Edwige Fenech ha il compito di tradurre a Nicholas Sarkozy il seguente messaggio: «L’altra volta avevo detto che aveva un capoccione enorme, non è così, è il corpo che è piccolo», Laura Chiatti fa il verso ai vampiri di Twilight.

I personaggi restano il punto forte di Fiorello. Il suo Morgan è strepitoso. Seduto accanto ad Ariso-Marco Baldini ascolta il nuovo talento Caparezza. «Ce l’hai il permesso di soggiorno?»chiede. «Mi chiamo Caparezza, canto da quando avevo tre anni e vorrei vivere di musica».  Replica di Morgano: «Senta Capezzone, mi sa che morirà presto».

Con Enrico Mentana Fiorello scherza sul direttore di Raiuno, Mauro  Mazza: «Com’era quando era Mazzetta?». «Passava di mano in mano» è la tagliente risposta.

Restano ancora due puntate. E la Rai già ne sente la mancanza.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Rosario Fiorello)