Pubblicato il 10/10/2011, 21:09 | Scritto da La Redazione

Il canale tv Nessma di Tarak Ben Hammar attaccato da islamisti

Il canale tv Nessma di Tarak Ben Hammar attaccato da islamisti
Domenica di tensione a Tunisi, il canale tv privato guidato da Tarak Ben Hammar di cui sono soci Mediaset e Gheddafi è stato attaccato dagli Islamisti. Questi hanno protestato contro il divieto fatto alle donne che indossano il vello integrale di iscriversi all’università, ma anche contro la decisione presa da un canale privato tunisino di […]

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Domenica di tensione a Tunisi, il canale tv privato guidato da Tarak Ben Hammar di cui sono soci Mediaset e Gheddafi è stato attaccato dagli Islamisti. Questi hanno protestato contro il divieto fatto alle donne che indossano il vello integrale di iscriversi all’università, ma anche contro la decisione presa da un canale privato tunisino di trasmettere venerdì il film di animazione franco- iraniano Persepolis, dove figura una rappresentazioni di Allah, cosa proibita dall’islam. La diffusione era seguita da un dibattito sull’integralismo religioso. Gli islamici si sono assemblati davanti al principale campus universitario della capitale da dove si sono diretti verso il quartiere popolare di Djebel El-Ahmar dove sono avvenuti gli scontri. La sede della televisione privata tunisina Nessma è stata presa di assalto domenica da circa 200 salafiti .

 “I salafisti raggiunti in seguito da un centinaio di atre persone, si sono diretti verso Nessma per attaccare il canale. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno disperso gli assalitori” ha annunciato il ministero dell’interno. “Dopo la diffusione di Pesepolis, ci sono stati due appelli su Facebook per bruciare Nessma e uccidere i giornalisti , ha raccontato il presidente del canale, Nebil Karoui. Siamo abituati alle minacce ma quello che è grave è che questa volta sono passati agli atti. Nessma è il canale moderno del Maghreb, non ci lasceremo intimidire e continueremo a diffondere i film che vogliamo . Non abbiamo cacciato una dittatura per ritornare ad un’altra.”

 La polizia protegge la sede del canale televisivo. Vari giornalisti di Nessma hanno espresso la loro preoccupazione, certi temono che altri locali del canale nella regione siano attaccati . Questo attacco portato avanti dagli integralisti arriva il giorno dopo l’invasione da parte di uomini armati della facoltà di lettere di Sousse, città a 150 km a sud di Tunisi, dopo il rifiuto d’inscrizione di una studentessa in niqab (velo integrale) in conformità alle direttive del governo.

 La tensione sale tra islamisti e laici, i quali dominano l’elite della dei dirigenti, con le elezioni che si avvicinano all’assemblea costitutiva il 23 ottobre, durante la quale i partiti islamici Ennahda dovrebbero arrivare in testa . Il governo di transizione, al potere dalla caduta di BenAli in gennaio, ha autorizzato per la prima volta gli islamisti a presentare dei candidati, ma le organizzazioni laiche stimano che il loro valori liberali, moderni siano minacciati. Gli scontri di domenica “ sono un brutto segnale prima delle elezioni democratiche “ ha dichiarato l’analista Salah Attya. “Il clima non è buono. Ci sono certi partiti o correnti, che fanno di tutto per che la situazione esploda prima delle elezioni “ ha proseguito . Per un dirigente del canale televisivo, citato anonimamente dall’AFP, questo attacco deve incitare i Tunisini a rendersi alle urne. “Spero che questo tipo di incidente spinga i cittadini indecisi ad andare a votare il 23 ottobre, visto che il pericolo (estremisti) è imminente”.

“Possiamo solo condannare questo tipo di incidente. Non bisogna confondere le carte, la gente deve restare calma. Se la gente ha delle critiche da fare contro Nessma, devono esprimersi con la stampa, senza usare la violenza” ha detto Samir Dilou, membro del ufficio politico di Ennahda partito islamista tunisino, qualificando questi atti di “atti isolati”.

 Il PDP ( Partito Democratico Progressista) ha anche lui condannato l’attacco di Nessma, mentre che il partito Ettakatol (sinistra) ha espresso “ la sua solidarietà” con Nessma e insiste sul “diritto alla libera espressione”. Persepolis, sarà di nuovo in programma dopo questa prima diffusione in rabao dialettale tunisino , martedì sera.