Presentati oggi a Milano le novità della stagione autunnale delle reti della tv di Stato: l’unica notizia è la conferma del ritorno dello showman siciliano.
Dal primo ottobre il nuovo amministratore delegato prenderà il posto di Andrea Zappia, da novembre alla guida dell'area europea continentale. E ci auguriamo che rimetta in moto anche la macchina creativa.
Non più solo la tv di casa, ma anche smartphone, console, tablet, pc e smart tv. In attesa di arrivare alla vera total audience, sempre che i colossi americani ci forniscano i loro dati.
Il vicepremier accelera sulla rivoluzione della tv di Stato, per toglierla dal giogo della politica o togliendo la tassa di possesso dalle bollette degli italiani.
La Rai ha aperto un’istruttoria sul programma di Rai2, dopo le sconcertanti frasi pronunciate sui magistrati, uccisi nel 1992 dalla mafia, da parte di un cantante neomelodico siciliano.
Il debutto de “L’Approdo” su Rai3 ha generato il solito tifo da stadio politico, con la grossolana litania sui compensi. Dare voce alle minoranze dovrebbe essere alla base del servizio pubblico.
Da settimane Canale5 propina a qualsiasi ora la vicenda dell’ex soubrette sessantenne, senza rendersi evidentemente conto dei danni che si sta auto-producendo.
La dialettica politica invade ogni giorno la tv di Stato e sempre in maniera illogica. L’ultimo caso riguarda i giornali vicini al centrosinistra, che pur di criticare i gialloverdi sostengono che non sia una buona idea riportare Fiorello in viale Mazzini.
Poco prima dell’ultimo week end di provini del talent show di Sky Uno, TvZoom ha scoperto tre quarti dei giurati della prossima edizione. Con l’incognita Joe Bastianich.