Video – Franchini e Posa per il talent show sul wrestling: “Non ditelo alla mamma”
Ciao. Chi scrive forse ha trovato un’alternativa professionale nel caso la carriera attuale andasse a carte e quarantotto. Diventare wrestler. Ho il benestare delle due massime autorità giornalistiche italiane in materia: Luca “Il Godzilla” Franchini e Michele “Il Bardo” Posa, “teste calde” capaci di farti sentire a bordo ring con il loro stile scanzonato e competente. Sono reduci da una missione trionfale in California, dove hanno commentato Wrestlemania 31. Hanno pubblicato di recente Intorno al ring (Chinaski). La loro nuova sfida professionale, non a caso, racconterà il percorso per diventare lottatore professionista attraverso l’adventure-reality americano WWE Though Enough (nella notte tra martedì e mercoledì l’originale USA, il commento in italiano ogni domenica alle 12 su Cielo per dieci puntate). Il format funziona così: 13 atleti, 7 ragazzi e 6 ragazze, selezionati tra migliaia di aspiranti giunti da tutto il mondo, si confrontano in incontri all’ultima mossa e in allenamenti alla Full Metal Jacket davanti a una giuria qualificata che annovera il mitico Hulk Hogan.
Non mancano i momenti ludici di condivisione domestica dell’appartamento in cui la produzione li ha sistemati. I vincitori, uno per la categoria maschile e uno per quella femminile, intascano il premio di 250mila dollari e un contratto nella più nota federazione di wrestling professionistico. Show televisivo da sempre controverso, ma gigantesco compendio performativo dell’America più teatrale, il wrestling in tv sta tornando a colpire un bacino mainstream che esula dallo zoccolo duro dei fan incalliti, anche nella tv italiana. Un reality come questo, ne racconta i tratti più divertenti e umani.
GUARDA LA VIDEOINTERVISTA
Gabriele Gambini
(Nella foto, da sinistra, Luca Franchini e Michele Posa)