Andrea Perroni: Vi racconto il mio Fan Caraoke, nudo dalla Cuccarini e al supermercato con la Zanicchi
Al via domani su Rai 2 in seconda serata il Fan Caraoke di Andrea Perroni, che racconta come l’ha reso suo e cambiato la formula
Su Radio 2 conduce con Luca Barbarossa Radio 2 Social Club, ha militato nelle file di Zelig e in teatro porta la sua comicità da anni, ma ora per Andrea Perroni è arrivato il momento di un programma tutto suo: Fan Caraoke, il format ambientato in un’auto, già “guidato” da diversi conduttori, prima fra tutti dall’americano James Corden. «Ma non possiamo nemmeno paragonarci – confida Perroni – Siamo due cose completamente diverse».
Come hai adattato il format alle tue corde?
« Il mio è un viaggio in macchina dove ci si scorda di essere in tv, si chiacchiera, ci si apre, ci si confronta, si improvvisa, si canta. La differenza è che non ci sono artisti che vengono celebrati per le loro canzoni, ma gli ospiti sono i più svariati».
Gli ospiti salgano in macchina senza sapere cosa dovranno affrontare?
«Esatto: in ogni puntata un ospite principale accetta di salire senza sapere cosa gli accadrà, all’oscuro del percorso e delle soste esterne della macchina».
Quindi il tuo Fan Caraoke prevede diverse soste lungo il percorso?
«Sì, l’idea di scendere è stata mia ed è stata accolta da tutti, compreso il direttore di Raidue Andrea Fabiano, che mi ha lasciato molto fare. Mi ha detto: “Intanto prenditi una macchina, poi vediamo se si libera uno studio».
E se si libera lo studio?
«Intanto vediamo come va la macchina. In realtà gli studi Rai li conosco, ho iniziato a Domenica in, avevo 20 anni»
Stavolta ci torneresti in una veste diversa però…
«Sì ci tornerei in un’altra veste e sarebbe un bel miracolo».
Torniamo al programma, con quale ospite ti sei divertito di più?
«Con Iva Zanicchi mi sono fermato a fare la spesa al supermercato: mentre giravamo le ho fatto fare un po’ di Ok il prezzo è giusto, poi arrivati alla cassa, al momento di pagare, me ne sono andato. L’ho lasciata lì, da sola, microfonata, che non sapeva che fare. Ha dovuto pagare. Quando è uscita mi ha detto: “Ragazzi non mi potete far fare stè figure di merda però”».
Chi si è raccontato di più?
«Enrico Brignano. L’ho portato in frutteria, perché i genitori facevano i fruttivendoli, tempo di parcheggiare e tornare e l’ho trovato a sbucciare i fagiolini. Durante le interviste molti ospiti lasciano uscire anche le emozioni, anche se per carità non facciamo tv del dolore. L’unica parte di dolore potevano essere quelle tre o quattro volte che ho rischiato di investire qualcuno».
Chi si è imbarazzato di più?
«Lorella Cuccarini. Sono entrato completamente nudo in macchina: visto che lei una volta a Sanremo si era presentata sul palco nuda, coperta solo dalla chitarra, io m sono presentato nudo coperto con l’ukulele. E’ stato un momento “delicato”».
Chi ti ha stupito di più?
«Cristiano Malgioglio, è stato straripante: ha fatto un annuncio a Putin per capire perché non gli arrivano i diritti di Gelato al cioccolato in versione russa. Anche Alvaro Soler mi ha stupito molto per la sua dolcezza particolare».
Con Tardelli, Collovati e Cabrini com’è andata?
«Li ho portati a fare una gara di rigori in un campetto in un centro sportivo. Abbiamo ovviamente parlato dell’Italia fuori dal Mondiale di calcio: loro tre sono ancora degli idoli assoluti per chiunque».
Se potessi portare in macchina un politico chi sceglieresti?
«Luigi Di Maio e Matteo Salvini, alternandoli: dieci minuti uno davanti e l’altro dietro, e viceversa. Secondo me però non ce la facciamo neanche in quel frangente a fare il Governo».
Torni a un programma tv diversi anni dopo Zelig…
«Sì è vero, ma è anche vero che i silenzi sono importanti, le pause servono per capire qual è la tua strada. Io amo la conduzione brillante, mi piace anche fare un passo indietro, cosa molto diversa rispetto a quando salgo sul palco in teatro: qui devi metterti in ascolto dell’ospite e fare il comico quando c’è bisogno».
Domani per guardare il programma riunirai un gruppo di ascolto?
«O farò un vero gruppo di ascolto o farò il mio gruppo personale, saltando da una sedia al divano e lasciando il commento alle mie innumerevoli personalità».
Tiziana Leone
(Nella foto Andrea Perroni)