Pubblicato il 08/03/2018, 17:03 | Scritto da Gabriele Gambini
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Tesla e il raggio della morte: su Discovery l’avventura dello scienziato rockstar

Tesla e il raggio della morte andrà in onda venerdì 9 marzo alle 22.50 su Discovery Channel (in esclusiva su Sky al canale 401 e 402)

Gli americani applicano una ricezione selettiva delle tematiche complottiste, e in genere lo fanno quando vogliono imbastire grandi trame per documentari da esportare in tutto il mondo. E però nella serie Tesla e il raggio della morte – titolo che si presterebbe sia a un albo di Dylan Dog, sia a commentare il coraggio dello spettatore medio di fronte a una puntata dell’Isola dei Famosi – l’intreccio enigmatico serve a raccontare la vita di uno degli scienziati più discussi del ventesimo secolo.

Nikola Tesla, ingegnere serbo-croato naturalizzato statunitense i cui studi sull’elettromagnetismo contribuirono alla scoperta dei raggi x, del laser e della corrente alternata, è il classico irregolare di genio la cui biografia da outsider alimenta suggestioni da serie tv mainstream. La sua vita stuzzica la scienza come quella dei Templari la storia.

Non a caso, la nuova produzione Discovery Channel si presenta come un documentario, ma nei suoi cinque episodi diventa un mix tra True Detective e SuperQuark. Le esperienze di Tesla vengono scandagliate da tre protagonisti, un analista di intelligence militare e due ingegneri, seguendo la pista lasciata dagli spostamenti dello scienziato. Due le domande a cui si cerca di dare risposta. La prima, che cosa c’è di vero sulle ricerche da lui condotte per la costruzione di un ipotetico Raggio della morte, un’arma di distruzione così potente da essere in grado di porre fine a tutte le guerre soltanto con la minaccia di utilizzo da essa costituita. Tesla, nato nel 1856 e morto nel 1943, ha vissuto in pieno il dramma dei conflitti bellici mondiali ed era fermamente convinto che la pace riposasse sulle armi, o meglio, sulla minaccia di utilizzo di un’arma capace di garantire equilibri costanti tra le potenze, e che vi fosse una netta distinzione tra progresso e tecnica: uno aiuta l’umanità, l’altra è priva di filtri etici.

La seconda, sul mistero circa il suo decesso. Lo scienziato venne trovato senza vita, ultraottantenne, in una camera d’albergo di New York, alimentando leggende metropolitane sull’interesse di alcune nazioni, in particolar modo la Germania nazista, a metter mano sui suoi documenti, alcuni dei quali resi pubblici dall’FBI soltanto un anno e mezzo fa. Dietro le ricostruzioni a buon mercato per amanti della dietrologia, emergono contenuti stimolanti.

L’avventura di Tesla, visionario e idealista, riservatissimo e fantasioso – nella lista dei suoi amici più intimi c’era lo scrittore Mark Twain – del tutto diverso dal suo più grande rivale, il pragmatico Thomas Edison, racconta i progressi di un’epoca, a cavallo tra ‘800 e ‘900, in cui razionalità e misticismo si sovrapponevano nell’immaginario popolare. Certo, si sovrappongono ancora adesso. Ma se accade, lo si deve anche a questo ingegnere eccentrico e misterioso come una rockstar, portato sul grande schermo da David Bowie in The Prestige, da Ethan Hawke in un nuovo film, al cui nome si rifà il successo di imprenditori come Elon Musk.

«Quando la telefonia senza fili sarà perfettamente applicata, l’intera Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l’uno con l’altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza. Non solo, ma attraverso la televisione e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri; e gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora. Un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet», disse Tesla nel 1926, a dimostrazione che il futuro dell’umanità sta scritto nel cervello, mica nelle stelle. Più visionario di così.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto un momento di Tesla e il raggio della morte)