Pubblicato il 31/12/2017, 16:30 | Scritto da Andrea Amato

Ecco la Tv che vorremmo nel 2018: responsabile e moderna

Ecco la Tv che vorremmo nel 2018: responsabile e moderna
Il 2017 ha visto uno stravolgimento in Rai, una rinascita di Mediaset, il rilancio di Nove e La7 e il consolidamento di Sky e Netflix. Per l’anno prossimo ci aspettiamo una campagna elettorale dignitosa e rispettosa dello spettatore-elettore.

Buon 2018 Tv a tutti da TvZoom

Come ogni anno, in questa giornata, dopo aver passato il tempo a fare bilanci sul passato, provo a immaginare che cosa vorrei dal nuovo anno. Rispetto a 12 mesi fa in Rai è cambiato tutto: direttore generale e direttori di rete. Spero vivamente che la tv di Stato, che sta passando uno dei momenti più bui della sua storia, svuotata dalla funzione primaria di servizio pubblico, affronti i prossimi mesi di campagna elettorale con grande professionalità e soprattutto dignità.

Già, dignità innanzitutto per noi italiani che sosteniamo «forzatamente» viale Mazzini con il canone, un broadcaster rimasto al secolo scorso, con costi e dinamiche interne che non possono sopravvivere nel mercato competitivo di oggi. La perdita dei diritti dei Mondiali di Russia 2018, per quanto mi riguarda, è stato il colpo di grazia. Sappiamo bene che dal 5 marzo 2018, giorno dopo le elezioni politiche, se mai uscirà una maggioranza dalle urne, ci sarà l’ennesimo assalto alla diligenza, ma questo è un articolo di buoni propositi e quindi spero che accada qualcosa di sorprendente.

Per quanto riguarda Mediaset, rispetto all’anno scorso, le cose vanno molto meglio e i primi mesi del 2018 potrebbero portare anche la risoluzione del contenzioso con Vivendi per l’affare Premium. Anche a Cologno Monzese, in vista della campagna elettorale che vede Silvio Berlusconi già in prima linea, mi auguro ci sia rispetto per lo spettatore-elettore e che l’azienda dimostri di aver lasciato alle spalle i primi anni 2000 e di essere una vera media company di livello internazionale.

Per Sky, invece, il 2018 sarà un anno cruciale, visto il recente passaggio di proprietà a Disney. Dal punto di vista dei contenuti il 2017 è stato un anno incredibile, con un successo dietro l’altro: The Young Pope, Gomorra 3, X Factor, MasterChef. Per lo sport rimane aperto il discorso dell’asta dei diritti di Serie A e se Mediaset facesse pace con Vivendi, creando un asse di ferro con Tim, per l’azienda guidata da Andrea Zappia sarebbero guai grossi.

La7, dal canto suo, chiude un anno positivo, che ha visto in autunno innesti importanti portati dal nuovo direttore di rete Andrea Salerno, come la banda di Diego Bianchi e Massimo Giletti. In attesa di vedere nel 2018 come s’inserirà Milena Gabanelli, con cui il furbo Urbano Cairo ha chiuso un contratto multimediale tra tv e Corriere della sera.

Un 2017 di recupero anche per Nove, che a questo punto deve continuare con lo stesso slancio anche nel nuovo anno. A Discovery sanno bene che lavorando con calma si ottengono i risultati e si riesce a correggere il tiro meglio. Dopo l’exploit di Maurizio Crozza dell’anno scorso, ci aspettiamo fuochi d’artificio per il 2018.

Netflix è sempre più una realtà nel panorama italiana, concentrata nei grandi centri urbani e con un target medio alto. Suburra, prima serie italiana prodotta dalle tv in streaming americana, è stato un successo e oltre alla seconda stagione ci aspettiamo anche in questo caso grandi novità su contenuti local. Perché, diciamocelo, le serie americane sono già pazzesche.

Per il 2018 mi auguro una televisione responsabile, coerente, dove tutti i player si sentano responsabilizzati verso lo spettatore, in un passaggio cruciale come saranno le elezioni politiche di marzo, mai come questa volta così incerte. Sarà un anno di grandi cambiamenti e non è detto che sia un male. Buon anno da TvZoom, in particolar modo ai tanti bravi colleghi che quest’anno hanno perso il lavoro.

 

Twitter@AndreaAAmato