Pubblicato il 30/11/2017, 17:01 | Scritto da Tiziana Leone

Conti ai David, Favino o Argentero a Sanremo: cinema e tv s’invertono

Sono sempre di più gli attori che passano il valico del cinema per condurre show televisivi come Sanremo, un tempo visti come satana

Marco D’Amore “danzerà” con Roberto Bolle su Rai 1. Uno tra Pierfrancesco Favino e Luca Argentero accompagnerà Claudio Baglioni sul palco del Festival di Sanremo. Neri Marcorè ha tenuto a battesimo le Celebration di Rai 1. Fabio De Luigi affianca Fabio Fazio ogni lunedì a Che fuori tempo che fa. Christian De Sica e Sabrina Ferilli si dilettano nelle giurie di show a base di talento. Enrico Montesano avrà uno show tutto suo in primavera.

La tv è decisamente un paese per attori. Finita l’era in cui a condurre c’era sempre il bravo presentatore, tramontato il baudiano “signore e signori buonasera”, la tv è diventata terra di conquista di attori e attrici che ai film e alle fiction alternano programmi di prima serata, visti un tempo come satana e diventati ora show sofisticati ed eleganti, capaci di grandi numeri. Quelli che il cinema non regala più.

Eppure succede che lo show degli show dedicato al cinema, il David di Donatello, passi tranquillamente da Alessandro Cattelan a Carlo Conti, presentatori che più presentatori non si può, gli unici capaci di ridare verve a uno spettacolo che lasciato in mano agli attori aveva lo stesso effetto che la Corazzata Potemkin aveva su Fantozzi. Se gli attori presentano Sanremo, i conduttori guidano i David in una sorta di legge del contrappasso, che rende il grande e piccolo schermo nemici eterni amici, costretti a odiarsi per necessità, ma ad amarsi per virtù, quella che serve a entrambi per saltare il falso steccato dei perfetti sconosciuti.

Favino a Sanremo e Carlo Conti ai David, festa della tv e festa del cinema a conduttori invertiti, perché se una volta chiedere a un attore se guardava la tv era un’eresia, oggi l’eresia è non avere almeno un abbonamento a Netflix o Sky. Morto e sepolto l’antico duopoli Rai-Mediaset, ora cinema e tv hanno il volto dei Borghi di Suburra e dei D’Amore di Sky, anche lui tentato da un ultimo ballo con Roberto Bolle, protagonista di uno show in punta di danza il primo gennaio su Rai 1. Là dove Sky e Netflix regalano la popolarità, la Rai offre la consacrazione, perché se ancora oggi tutti si chiedono se accanto a Baglioni ci sarà Favino o Argentero significa che per quante Suburre ci saranno, Sanremo resterà comunque sempre Sanremo.

 

Tiziana leone

 

(Nella foto Carlo Conti)