Pubblicato il 15/11/2017, 15:35 | Scritto da Gabriele Gambini

Ilenia Lazzarin tra recitazione e conduzione: Non amo le etichette

Ilenia Lazzarin: “Nasco attrice, ma sto sviluppando le qualità da conduttrice: mi ispiro ad Alessia Marcuzzi e Ilary Blasi”

Ah! La vita bucolica! I campi, la fattoria, gli animali. Ornella Muti che suona il campanello della tua porta (no, quello succede solo se sei il contadino Adriano Celentano ne Il bisbetico Domato). E però Ilena Lazzarin, la campagna, la conosce bene. È nata a Busto Arsizio, profonda provincia lombarda. A 11 anni si è trasferita dalle parti di Vercelli, con i nonni. «Circondata da fiumi, verde, rane, minilepri. Il nonno mi portava nel pollaio alla mattina presto, a bere l’uovo fresco». Talvolta il sedimento dell’immaginario si riempie di suggestioni rimaste nella memoria. Logico che per lei, tornare al timone de Il contadino cerca moglie (la terza edizione, prodotta da FremantleMedia Italia, ogni mercoledì in prima serata su FoxLife, canale 114 Sky) sia dolce come un biscottino che sa di Madeleine. Ma anche come la consapevolezza di condurre un reality diventato di culto (+27% di ascolti nella seconda edizione rispetto alla prima), in cui donne di diversa estrazione cercano di accaparrarsi le attenzioni amorose di cinque contadini – è tutto vero, senza costruzioni autorali – attraverso dinamiche spassose.

Si sente a suo agio nel contesto agreste.

Mi sento a mio agio nel contesto agreste e in quello di conduttrce. Per me, attrice fin da quando sono adolescente, soprattutto grazie al ruolo di Viola in Un posto al sole, non era scontato. Invece sto imparando e questa seconda edizione de Il contadino cerca moglie mi appartiente più della precedente, dove vivevo l’incombenza dell’esperimento.

Come si affina l’arte di condurre?

Facendolo. E guardando chi lo sa fare bene. Alessia Marcuzzi. Ilary Blasi, che col Grande Fratello Vip è bravissima nel gestire dinamiche difficilissime in diretta. Ma anche, cambiando tipologia, Milena Gabanelli.

In Italia ci sono i compartimenti stagni? Chi fa l’attrice viene guardata con sospetto, se conduce?

Un tempo c’erano donne di spettacolo complete. Penso a Raffaella Carrà: cantava, ballava, conduceva, recitava all’occorrenza. Oggi si tende di più all’incasellamento, ma all’estero non è così: un’attrice è donna di spettacolo a tutto tondo. E anche da noi le cose stanno cambiando. Penso alla carriera di Serena Rossi, bravissima, come me arrivata dalla palestra di Un posto al sole. Oppure Vanessa Incontrada.

Un posto al sole sta sfornando professioniste solide.

Mi viene in mente anche Cristiana Dell’Anna, con Gomorra. A un Posto al sole impari tanto e fai di necessità virtù. In un giorno, si girano anche 18-20 scene. 18-20, capisce? In un film, al massimo ne giri 2. I ritmi frenetici ti rendono consapevole e attenta.

Sacrificare Viola per una carriera più ampia le dispiacerà un po’.

Viola è cresciuta con me da quando avevo 18 anni, oggi ne ho 35. Mi appartiene e, finché mi sarà possibile, continuerò a interpretarla come guest star in qualche puntata. È bello essere riconosciuta per strada dai fan della soap, aderire totalmente al personaggio. Ma ora per me è giunto il momento di mostrare altre qualità. Mettendomi alla prova.

In una puntata, Viola ha partorito.

Non ho figli, per immedesimarmi ho ascoltato i racconti di amiche che hanno partorito davvero. Poi ho visto tanti film. Ma sa che le dico? Ogni parto è una storia a sé stante. Quindi mi sono lasciata trasportare dalle sensazioni. Ed è stato emozionante.

Le piacerebbe avere figli?

Ci ho pensato. Me lo auguro. Il parto è un dono e spero mi capiti. Al momento, però, devo consolidare la mia dimensione professionale.

Dopo ogni edizione de Il contadino cerca moglie, di bambini ne nascono davvero, tra le coppie partecipanti.

In dieci anni di edizioni internazionali, ci sono stati 72 matrimoni e 136 bimbi nati da essi. A dimostrazione che è tutto vero, le coppie che si formano hanno un futuro.

E le donne che corteggiano i contadini? Sono cacciatrici di dote in cerca di visibilità?

Non direi. A differenza di altri reality che offrono prospettive di carriera nella tv, qui è diverso. Non ci sono premi, e il sentimento non è un mezzo per accaparrarsi l’occhio della telecamera. Le donne che partecipano, poi, devono fare i conti con la vita in un’azienda agricola. Una vita dura.

L’anno scorso c’era anche il contadino gay e la contadina, concupiti da pretendenti maschi.

Quest’anno abbiamo il contadino straniero, Javier, cileno che sogna una moglie italiana pronta a trasferirsi da lui. E il contadino di mare, Andrea, allevatore di cozze che si sveglia all’alba per salire sulla sua barca.

Ma questi contadini sono tanto imbranati con l’altro sesso?

Non sono aperti a una vita sociale ricca. Ma non vivono sotto lo stereotipo del contadino rude e ignorante, quello no, molti di loro sono giovani titolari di aziende agricole, laureati in Agraria, attivi con la tecnologia e la rete che usano per promuovere la loro attività. Tuttavia, seguono il ritmo della natura. La loro passione è il loro lavoro e si discosta dai ritmi di città. È un altro mondo.

A proposito di altri mondi e di vicende amorose, ma cambiando argomento. Da donna di spettacolo, le è mai capitato di assistere a situazioni come quelle raccontate in questo periodo, con attrici molestate da registi e produttori?

Personalmente, non mi è mai capitato. Sull’argomento, però, credo sia giusto non generalizzare. Un conto è l’abuso fisico attraverso una coercizione violenta. Un altro è quello psicologico, dove le pressioni non sono materiali. Dopodiché, si devono fare ulteriori distinzioni. Ci sono persone giovanissime e inesperte, manipolate da formule ricattatorie magari velate. Ma ci sono anche persone adulte consenzienti che sanno benissimo che cosa stanno facendo, magari sperando di ottenere successo. È giusto approfondire ogni singolo caso e ogni potenziale reato, ma in sede giudiziaria, senza processi sommari e mediatici.

 

Gabriele Gambini

 

(Nella foto Ilenia Lazzarin)