Pubblicato il 17/10/2017, 18:00 | Scritto da Tiziana Leone

Fazio, le Parodi, Grande Fratello, Gasparri e Anzaldi: a ciascuno la sua colpa

Fazio, le Parodi, Grande Fratello, Gasparri e Anzaldi: a ciascuno la sua colpa
Difficile trovare un solo bersaglio in questa tv di ottobre, la matassa di programmi in crisi o semplicemente brutti è troppo intricata e per scioglierla bisognerà aspettare un relevè di Roberto Bolle.

Rai 1 in crisi di ascolti, il Grande Fratello in crisi di bestemmie, Brunetta, Gasparri e Anzaldi in crisi d’identità da anni. Non esiste un solo bersaglio in questa tv di ottobre

Le stime di Rai Pubbicità erano del 25% di share con 6.300.000 spettatori, ma Sotto copertura 2 – la cattura di Zagaria si è fermato al 20% di share con circa cinque milioni di spettatori. Punti di ascolti che se ne vanno, a favore del Grande Fratello Vip, che su Canale 5 va in onda il lunedì sera, ma anche la domenica pomeriggio, martedì, mercoledì e giovedì, perché ogni orario è buono per spalmare quella melma di moralità che dilaga nella casa di Cinecittà.

Se vogliamo dare retta ai numeri, pratica imprescindibile in televisione, è sotto gli occhi di tutti che Rai 1 vacilla in una crisi piovuta dal settimo piano, e che sta trascinando via anche la fiction, da sempre roccaforte della rete ammiraglia. Ma se vogliamo dar retta al comune senso del pudore è sotto gli occhi di tutti che il Grande Fratello Vip ha in sé un vulnus da cui non si libererà mai, perché è la sua stessa natura: la falsità. E non perché i Vip che lo abitano siano falsi nei loro movimenti, nelle loro espressioni o nelle libertà che si concedono, d’altronde chi di noi non ha mai fatto un bidet in eurovisione, ma per l’ipocrisia che sprizza da tutti gli specchi.

A furia di bestemmiare la casa tra un po’ resterà vuota, perché uno dopo l’altro i suoi abitanti si lasciano scappare quelle che Signorini chiama “imprecazioni”, che per carità, che schifo, ma basta girare per strada e al primo semaforo verde se non scatti in un nano secondo ecco arrivare il primo saluto all’Altissimo o se va bene a tutti coloro che siedono alla sua destra, sinistra e volendo anche al centro. Si condannano le bestemmie, ma si accettano le violenze verbali contro le donne, le liste di proscrizione di chi è stato a letto con chi, le minacce di chi tanto ti aspetto fuori, l’omofobia e tutto il cucuzzaro, ma oddio no, la bestemmia no.

Eppure è al Grande Fratello che dobbiamo i nostri Michele Anzaldi, Maurizio Gasparri e Renato Brunetta quotidiani. Loro, che ogni mattina si svegliano e gridano alla crisi di ascolti della Rai, loro che se tenessero i conti dello Stato come tengono quelli della Rai saremmo già tutti un po’ meno preoccupati, loro che a ogni cambio di direttore gridano al “gomblotto”, loro che da anni si sgolano, loro che ho finito anche le parole, sono il risultato degli ascolti del Grande Fratello, che lunedì ha cenato con Zagaria e preso il dessert con Fabio Fazio.

Difficile dunque trovare un unico bersaglio. Fabio Fazio? Il direttore generale Mario Orfeo? Le sorelle Parodi? Il ciambellone uscito male? Neri Marcorè? Simona Izzo? Il ciuffo di Cristiano Malgioglio? In questo inestricabile groviglio di cose riuscite male, di trasmissioni che facciamo che vale la seconda puntata, di Ilary Blasi che dai ti prego cioè mi dispiace ma il Grande Fratello ha deciso che devi abbondare il gioco, perché hai usato espressioni gravi, bestemmie si chiamano bestemmie, di Gasparri che rivuole indietro i soldi , di Anzaldi che rivuole indietro un partito, di Orfeo che rivuole indietro gli ascolti, di noi telespettatori che rivorremmo indietro una tv decente, senza doverci attaccare a una quantità di Malattie imbarazzanti e Vite al limite per disperazione, è difficile trovare un obiettivo da perseguire. Confidiamo in Roberto Bolle. Signore della danza e della bellezza. Ma fino al 2 dicembre sarà dura.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto il Grande Fratello Vip)