Pubblicato il 17/10/2017, 13:30 | Scritto da La Redazione

Rai: Il nome della rosa diventerà un serie con John Turturro

Rai: Il nome della rosa diventerà un serie con John Turturro
Dopo lunga gestazione prende forma il progetto Rai: sei puntate per il primo adattamento televisivo del romanzo di Umberto Eco, le riprese al via a gennaio, nel cast anche Rupert Everett, dirige Giacomo Battiato. Così su "Repubblica".

Il nome della rosa sarà una serie tv: John Turturro è Guglielmo da Baskerville

Rassegna stampa: La Repubblica.

CANNES – È ufficiale, Il nome della rosa diventa una serie tv. Che la Rai l’avesse in cantiere si sapeva da tre anni, quando era stata annunciata l’acquisizione dei diritti da parte del produttore Matteo Levi. All’epoca si sapeva quasi nulla, oggi dal Mipcom – il Mercato internazionale del film e della programmazione per la tv, in corso a Cannes – arrivano notizie più dettagliate su regista, cast, primo ciak.

Il ruolo di Guglielmo da Baskerville, il monaco-detective interpretato da Sean Connery nel kolossal diretto da Jean-Jacques Annaud nell’86, è stato affidato a John Turturro mentre Rupert Everett sarà il suo antagonista, Bernardo Gui (F. Murray Abraham nel film). Adso da Melk, il novizio che nel film era interpretato da un giovane Christian Slater, nella serie tv avrà il volto del diciottenne attore tedesco Damien Hardung. Alla regia Giacomo Battiato, le riprese dovrebbero iniziare a gennaio negli studi di Cinecittà.

Un progetto di lunga gestazione, tanto che Umberto Eco, scomparso nel 2016, aveva avuto modo di supervisionare la sceneggiatura scritta da Andrea Porporati in tandem con lo sceneggiatore britannico Nigel Williams. Si tratta del primo adattamento televisivo dal bestseller di Eco, trasformato a metà anni Ottanta nel film vincitore di due Bafta, un César, cinque David di Donatello, tre Nastri d’argento oltre ad altri riconoscimenti in tutto il mondo. Una curiosità legata alla tv: per ben tredici anni Il nome della rosa ha detenuto il record d’ascolto di 14 milioni 672 mila spettatori su RaiUno, dal 1988 al 2001 (quando andò in onda La vita è bella che registrò 16 milioni 80 mila spettatori).

La serie, in inglese, sarà di sei puntate con un budget previsto di 23 milioni di euro, prodotta da Matteo Levi (con la 11 Marzo) e Carlo Degli Esposti (con Palomar) in collaborazione con Rai Fiction. La serie Il nome della rosa è solo l’ultimo prodotto con cui la Rai si è lanciata nella competizione internazionale, dopo I Medici o la serie da L’amica geniale, megaprogetto il collaborazione con Hbo tratto da Elena Ferrante. «Certe storie non appartengono solo all’Italia – ha detto la direttrice di Rai Fiction, Tinni Andreatta – ma a tutto il mondo».

 

 

(Nella foto John Turturro)