Pubblicato il 12/10/2017, 17:32 | Scritto da La Redazione

Will&Grace, Dynasty, Gomorra, The Walking Dead: l’autunno delle serie tv è ricco

Reboot, remake, ma anche continuazioni di saghe avvincenti: da Will&Grace alla storica Dynasty, non scordando gli assi pigliattutto Gomorra e The Walking Dead tra le serie tv

Reboot e remake scandiscono ogni stagione che si rispetti, regalando piacevoli sorprese, ma anche mostruose delusioni. E se il ritorno di Twin Peaks, tra le novità più attese della stagione passata, ha diviso fan della prima ora e adepti recenti, il reboot di Will&Grace, comedy di culto che ha segnato l’era a cavallo tra i due secoli, ha convinto la critica. Dopo l’anteprima in contemporanea USA, la nona stagione della serie andrà in onda su Joi e su LA5 dal 13 ottobre. Chi la conosce si ritroverà a suo agio nel rivedere i protagonisti: Debra Messing nei panni dell’arredatrice d’interni Grace, Eric McCormack in quelli l’avvocato gay Will, suo migliore amico, Sean Hayes e Megan Mullally nel ruolo del linguacciuto macchiettistico Jack e della svampita Karen. Al loro fianco, tutta la storica squadra, dai due creatori Max Mutchnick e David Kohan alle maestranze. L’obiettivo dichiarato fin dal primo episodio sembra essere quello di spernacchiare Donald Trump, non risparmiando però fendenti satirici a tutte le categorie sociopolitiche. Sguinzagliando l’ironia tipica della serie, con abbondanza di posture macchiettistiche, in tanti intrecci tra vita pubblica e privata dei personaggi, che ricalcano l’atmosfera delle stagioni precedenti. Non a caso, uno dei claim dello show è: Dopo 11 anni, niente è cambiato tra i protagonisti, ma intanto è cambiato il mondo.

E il mondo era cambiato, a distanza di più di trent’anni, anche per i protagonisti di Dallas, serie di culto degli anni ’80 il cui remake, arrivato in Italia nel 2014, è stato un fiasco clamoroso. Chi conosce l’era dell’edonismo reaganiano, però, non può scordare la serie rivale di Dallas, quella Dynasty che le contendeva il ruolo di specchio dell’alta borghesia cinica, intrallazzatrice e appassionata made in USA. Anche Dynasty tornerà in un remake nuovo di zecca, prodotto da CBS con Fake Empire, dal 12 ottobre su Netflix. Messa da parte per ragioni biologiche la mitica Joan Collins, star dell’epoca, la saga della famiglia Carrington non si propone come una continuazione delle vicende degli anni ’80, ma come una riattualizzazione delle stesse in chiave contemporanea. Ecco allora il miliardario Blake Carrington (Grant Show) che convoca i figli Fallon (Elizabeth Gillies) e Steven (James Mackay) per annunciare loro che sposerà la giovane Cristal (Nathalie Kelley). Quest’ultima nasconde un segreto. Fallon non la prenderà bene. Nota di colore: nella versione anni ’80, Steven era incerto sulla sua identità sessuale, questa volta invece è apertamente gay e sposato a un uomo.

Non si parla di reboot, ma di continuazione di una delle saghe più coinvolgenti del periodo, per Gomorra. La serie prodotta dalla Cattleya (casa di produzione in questo periodo al centro dell’attenzione per Suburra e per il recente accordo con la britannica Itv Studios) tornerà a far fischiare proiettili, tensione e ritmo napoletano nella terza stagione, su Sky dal 17 novembre.

Altro ritorno col botto sarà per The Walking Dead, giunto all’ottavo capitolo, lunedì 23 ottobre su Fox, a un giorno di distanza dalla messa in onda americana. Nell’ottava stagione, secondo quanto riportato dal network AMC, «Rick condurrà una guerra totale contro Negan e le sue forze. I Salvatori sono più numerosi, meglio attrezzati e spietati, ma Rick e le comunità riunite stanno combattendo per la promessa di un futuro migliore. Le linee di battaglia sono tracciate e innescheranno un’offensiva carica di colpi di scena e azione».

 

(Nella foto un momento di Will&Grace)