Spot Tv: Mulino Bianco vuole fare storytelling, ma scade nella fiction
Lo spot Tv del Mulino Bianco è stato girato da Emanuele Crialese
Sin dagli anni 90 la comunicazione del Mulino Bianco è sempre stata il prototipo della finzione pubblicitaria. Un mondo pulito, sereno, fatto solo di buoni sentimenti e che non ha mai avuto alcun riscontro o un minimo legame con la realtà. Qualcuno potrebbe dire che in fondo è una pubblicità che invita a sognare, ma quel treno temo sia già irrimediabilmente partito per un pubblico destrutturato come quello odierno. Un pubblico tanto disincantato da costringere le marche più polverose, come Buondì Motta, a compiere azzardi con esiti alquanto deludenti.
Anni fa, avendo ormai intuito il prossimo esaurimento del filone del mulino tradizionale, con un colpo d’ala Barilla aveva introdotto nel mondo fiabesco del Mulino Bianco niente meno che Zorro, alias Antonio Banderas, nel ruolo del mugnaio. Cosa che in termini di abbinamento equivale a presentarsi a Buckingam Palace in frac e infradito. Dopo averlo proposto in tutte le salse, facendolo persino parlare con le galline, sembra che l’azienda abbia deciso di prepararne l’uscita nel puro stile delle serie televisive.
Il nuovo spot tv, infatti, è un trailer che sancisce il passaggio di testimone alla figlia Emma (Nicole Grimaudo), forse in onore al nepotismo tipicamente italiano, e al fidanzato Giovanni (Giorgio Pasotti), che porteranno avanti la tradizione e ovviamente le nuove storie del mulino, che si preannunciano in puro stile “nonno Felice” di Un medico in famiglia. Con tutto il rispetto per Lino Banfi, che certo sarebbe stato più credibile di Banderas.
«Le nuove storie del mulino stanno arrivando». Non basta parlare di storie, come sta facendo il mondo intero, per essere moderni. Lo storytelling delle marche, quello vero, è esattamente l’opposto: è coinvolgere gli utenti con storie interessanti o utili, ma sicuramente vere. Poco importa se la finalità ultima è comunque quella di vendere il prodotto (gli utenti lo sanno), altrimenti che differenza c’è con le famose scenette dei Carosello degli anni ‘60 o con gli spot del Mulino Bianco dei ‘90?
GUARDA LO SPOT TV
Brand: Mulino Bianco – Barilla
Regia: Emanuele Crialese
Agenzia: JWT
Pianificazione: Omd
Compost
(Nella foto un frame dello spot tv Mulino Bianco)