Pubblicato il 25/05/2017, 19:31 | Scritto da La Redazione

Serie tv: dal ritorno di Twin Peaks alle pazze wrestler di Glow

Serie tv: dal ritorno di Twin Peaks alle pazze wrestler di Glow
Tante novità seriali scandiscono la fine di maggio e il mese di giugno: il ritorno di Twin Peaks, con la messa in onda domani dei primi due episodi in italiano, Suits e Childhood's End su Premium, e lo strano Glow, su Netflix.

Twin Peaks andrà in onda domani col doppiaggio italiano, Glow racconterà invece le bizzarrie degli anni ’80

Twin Peaks ha rotto gli indugi. Si sparano le ultime cartucce seriali primaverili prima della pausa di riflessione estiva, che poi una vera pausa non è, considerate le produzioni d’oltreoceano che procedono a ritmo serrato. L’evento dell’anno, la terza stagione della serie di David Lynch, più cupa, onirica e visionaria delle precedenti, come da copione, dà l’appuntamento con il doppiaggio in italiano venerdì 26 maggio alle 21.15 su Sky Atlantic. Il tutto dopo la messa in onda dell’originale sottotitolato, e l’equivoco che ha visto protagonista Sky Italia, con il rilascio per errore dei primi due episodi della stagione 24 ore prima del debutto dell’originale americano.

Le attese però non sono finite. Il 30 giugno, Premium Crime manderà in onda in anteprima il primo episodio del nuovo Chicago Justice. Oltre a essere la quarta serie del franchise, si tratta anche dello spin-off del poliziesco Chicago PD, ambientato come quest’ultima, Chicago Fire e Chicago Med, nella città dell’Illinois. I personaggi e parte delle dinamiche tra essi sono stati presentati nel ventunesimo episodio della stagione 3 di Chicago PD, intitolato Justice, di fatto un pilota del legal drama (noto durante le prime fasi dello sviluppo con il titolo Chicago Law). Nel racconto, un team di avvocati e investigatori agli ordini del Procuratore dello Stato Mark Jefferies naviga tra le politiche e le controversie cittadine a testa alta, senza paura, mentre persegue la giustizia, in una città in cui casi di alto profilo si alternano a casi mediatici, bilanciando opinione pubblica, lotte di potere all’interno del sistema e una passione sconfinata per gli aspetti procedurali della legge. Proprio il Procuratore Jefferies è una vecchia conoscenza degli amanti di Hollywood: si tratta di uno degli eroi action degli anni ’80, Carl Weathers.

Il 30 maggio, su Premium Stories, arriva poi la sesta stagione di Suits, il legal drama creato da Aaron Korsh. Tante le novità. Mike (Patrick J.Adams) è in carcere e viene preso di mira da un detenuto, Frank Gallo, che si vuole vendicare di Harvey (Gabriel Macht) prendendosela con lui. Lo studio è stato abbandonato da tutti, associati e soci, rimangono solo Rachel (Meghan Rakle), Donna (Sarah Rafferty), Louis (Rick Hoffmann), Harvey e Jessica (Gina Torres). Per cercare di uscire da questa crisi si tenta un subaffitto a un’agenzia di trading, respingendo inoltre una class-action. A proposito della serie, The Hollywood Reporter ha annunciato l’ingresso nel cast della settima stagione di Dulé Hill, tra i protagonisti di Psych.

Sempre sul fronte Premium, il 15 giugno debutterà un esperimento piuttosto interessante. Si tratta di Childhood’s End, mini-serie in tre episodi, Ispirata al classico della fantascienza di Arthur C. Clarke. Il presupposto del racconto, su cui da diversi anni si stava lavorando a una trasposizione tv, si basa su un’invasione della Terra da parte di alieni misteriosi, i Superni. Apparentemente una razza pacifica, rivelerà ben presto il suo scopo: cancellare l’identità distintiva degli umani. Il 23 giugno, invece, Netflix caricherà sulla propria piattaforma Glow, un tuffo glitterato negli anni ’80, a metà tra comedy e ricostruzione storica di un periodo pionieristico. Ideata dai creatori di Orange is the new black, Glow è l’acronimo di Gorgeus Lady of wrestling. Protagonista è Ruth Wilder, attrice spiantata, sull’orlo del fallimento esistenziale, che ha il volto di Alison Brie. Scartata da molti provini e ormai sul lastrico, Ruth risponde a un annuncio che cerca donne non convenzionali, qualsiasi cosa significhi. Si ritroverà catapultata nel mirabolante mondo del wrestling femminile, divenuto show televisivo sgangherato, impregnato di tutta l’ingenuità baraccona degli eighties: spalline glitterate, trucchi pesantissimi, incontri sul ring pensati per stupire il pubblico – era l’era in cui il wrestling diventava moda mainstream nella tv USA – e, soprattutto, pungolata dal claim della serie: «Sangue, tette e…una trama».

 

(Nella foto una scena di Twin Peaks)