Pubblicato il 22/04/2017, 16:11 | Scritto da La Redazione
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Al RadioCity gli stati generali dei nostri network

Tanti nomi eccellenti, come il direttore dell’European Broadcastin Union, Graham, tanti rappresentanti dei principali network italiani e molti ospiti musicali

 

Rassegna Stampa: Il Giornale, pagina 39, di Paolo Giordano

 

Al «RadioCity» gli stati generali dei nostri network

 

La radio non perde occasione di dimostrare quanta vitalità la caratterizzi ogni giorno di più. Una delle conferme è la quantità di ospiti che da ieri fino a domani animeranno il Radiocity di Milano, un incontro che raccoglie all’Unicredit Pavilion di Milano gli stati generali della radiofonia italiana. Tanti nomi eccellenti, come il direttore dell’European Broadcastin Union, Graham. E tanti rappresentanti dei principali network italiani, da quelli Rai (Radio1, Radio2, Radio3) passando per Rds, Rtl, Deejay, Kiss Kiss e via elencando. In tre giorni sarà un’ occasione di confronto tra le persone che costruiscono quotidianamente la radio in Italia e l’hanno confermata come l’unico media capace di reagire rinnovandosi alla smisurata e potentissima rivoluzione del web. E se il programma di incontri è come al solito densissimo, colpisce soprattutto la quantità di ospiti musicali (da Manuel Agnelli a Piero Pelù a Samuel e il sorprendente Pier Cortese) e la trasversalità degli incontri, che spaziano dal live del programma di Raitre, Gazebo, con Diego «Zoro» Bianchi fino alla celebrazione di Matera capitale europea della Cultura con la presenza di tre emittenti della Basilicata: Radio Radiosa, Radio Raptus, Radio Tour. Insomma una tre giorni che funziona come il Festival di Sanremo per la musica leggera: una sorta di incontro a tutti i livelli dal quale nascono nuove idee, nuove collaborazioni e, soprattutto, si mettono le basi per i palinsesti prossimi venturi. Una grande idea. Con un grande obiettivo.

 

(Nella foto, un’immagine di archivio)