Pubblicato il 20/04/2017, 13:31 | Scritto da La Redazione
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Bill O’Reilly: la star della tv Usa licenziata da Fox

Fox silura Bill O’Reilly, star della tv Usa, travolto dallo scandalo delle molestie sessuali

Rassegna stampa: La Stampa, di Paolo Mastrolilli.

È la fine di un’era, il licenziamento di Bill O’Reilly dalla televisione di notizie Fox News. Tanto per lui, che era diventato il conduttore più seguito delle tv via cavo, surclassando tutti i rivali della Cnn; quanto per il suo network, che ha svolto un ruolo centrale per aiutare Donald Trump a conquistare la Casa Bianca, ma nel giro di un anno ha perso le colonne portanti del suo successo.

Di origini irlandesi, nato a New York nel 1949 ma cresciuto a Long Island in una famiglia della classe lavoratrice, Bill aveva tanto la preparazione, quanto il carattere e la storia personale necessari ad interpretare i sentimenti dell’America profonda, stanca di essere guardata dall’alto verso il basso dai liberal. E possedeva la cultura per farlo, avendo studiato pure ad Harvard. Ailes gli aveva affidato un talk show serale chiamato «The O’Reilly Factor», che aveva il compito di aiutare la Fox News ad imporsi, parlando senza peli sulla lingua e senza correttezza politica al pubblico conservatore. Il successo era stato immediato, e Bill era diventato in breve una celebrità nazionale, arrivando ad oltre quattro milioni di spettatori ogni sera e 20 milioni di dollari di stipendio all’anno.

Il network di Murdoch aveva scavalcato la Cnn, affermandosi come la televisione di notizie più vista negli Usa, e nel 2000 in pratica aveva deciso le presidenziali in favore di George W. Bush, quando per prima aveva contestato l’assegnazione della Florida a Gore. Durante l’amministrazione Obama Fox News era diventata la bandiera dell’opposizione, mentre l’anno scorso, dopo una iniziale diffendenza verso Trump causata dalle resistenze dell’establishment repubblicano e dei neocon, aveva sposato il populismo di Donald aiutandolo a battere Hillary Clinton.

Lo scandalo che ha messo fine a questa storia, così come a quella di Ailes, è di natura sessuale. O’Reilly è stato accusato di molestie verso le colleghe, e il New York Times ha rivelato che nel corso degli anni la Fox ha pagato 13 milioni di dollari per chiudere con accordi extra giudiziali le denunce presentate contro di lui. Bill ha smentito tutto, ma Murdoch ha deciso di licenziarlo, come aveva fatto poco prima con Ailes, per lo stesso motivo. Le molestie sarebbero anche la ragione che subito dopo le elezioni ha spinto Megyn Kelly, altra star di Fox News, ad andare via.

Voci di corridoio dicono che Rupert in realtà avrebbe voluto salvare O’Reilly, difeso con forza proprio da Trump, per almeno due motivi: primo, gli ascolti stellari che garantiva, e quindi i profitti che generava; secondo, la paura che cedendo alle accuse dei rivali liberal avrebbe dimostrato debolezza e attirato altre denunce.

Decine di inserzionisti però avevano cominciato a boicottare Bill, ritirando le pubblicità dal suo talk show, e alla fine i figli James e Lachlan hanno spinto il padre a cacciarlo, anche perché vogliono indirizzare la Fox News verso un modello più moderno di televisione. Al posto di O’Reilly, così, è stato chiamato il giovane conservatore col cravattino Tucker Carlson. Trump dunque perde uno dei suoi principali alleati nei media, mentre comincia la propria avventura presidenziale. Proprio per questo motivo, però, la scelta di James e Lachlan è rischiosa. Il padre Rupert, puntando sul modello ideato da Ailes e O’Relly, ha creato un network che non ha solo influenza politica, ma anche successo di pubblico e ricavi per un miliardo e mezzo di dollari all’anno. E’ tutto da dimostrare, invece, che il progetto moderno dei figli abbia le stesse prospettive.

 

(Nella foto Bill O’Reilly)