Pubblicato il 26/03/2017, 15:03 | Scritto da Carlo G. Lanzi

Tinto Brass: 84 anni festeggiati su Cielo con due prime tv

Le prime tv sul ciclo dedicato a Tinto Brass sono Istintobrass e Io, Caligola

Oggi, 26 marzo, il canale Cielo (DTT 26, Sky 126, TivùSat 19) festeggia l’84esimo compleanno di Tinto Brass con La passione secondo Tinto, una speciale rassegna cinematografica dedicata al maestro dell’eros. Da oggi e per i quattro sabati successivi, alle ore 21.15 cinque appuntamenti con alcune delle sue più celebri pellicole e, in prima visione assoluta, il documentario Istintobrass.

Questa sera un doppio appuntamento: in prima serata va in onda La Chiave (1983), con interprete protagonista la conturbante Stefania Sandrelli e a seguire, in prima visione assoluta, Istintobrass, documentario di Massimiliano Zanin del 2013 dedicato al regista e presentato fuori concorso alla 70ª Mostra internazionale del Cinema di Venezia.

Il ciclo prosegue con Miranda (1 aprile), liberamente ispirato a La Locandiera di Goldoni, interpretata da Serena Grandi, presente anche in Monella (8 aprile), film del 1998, che vede l’esordio di Anna Ammirati nei panni di Lola, ragazza sensuale, disinibita e desiderosa di esplorare la carnalità. Action (15 aprile), film del 1980, è la pellicola più complessa del maestro per la presenza di tematiche politico-sociali raccontate attraverso un registro misto, caratterizzato dalla presenza di musical, erotismo, umorismo grottesco e ironia nei confronti di un cinema-fiaba, in assoluto stile Brass, un omaggio al cinema anni ’60-‘70.

Infine in prima tv assoluta Io, Caligola (22 aprile), controversa pellicola del 1979 sulla vita dello spregiudicato imperatore romano, con un cast d’eccellenza: Malcom McDowell, Peter O’Toole, Adriana Asti, Helen Mirren. Le cinque serate sono aperte dallo stesso Tinto Brass che in esclusiva per Cielo svela, attraverso il suo sguardo provocatorio e dissacrante, retroscena piccanti e curiosità inedite sul suo cinema. Partendo dall’assunto che permea tutta la sua filosofia, secondo cui: «Il lato B è lo specchio dell’anima», il regista fornisce allo spettatore, come solo un maestro sa fare, una chiave di lettura intima e originale delle sue opere. Un’estetica del corpo femminile e della donna personalissima, una poetica erotizzante fatta di ossessioni, trasgressione, coazione a ripetere, ma soprattutto desiderio e volontà di essere liberi di fare e raccontare.

 

(Nella foto Tinto Brass)