Pubblicato il 25/03/2017, 11:05 | Scritto da La Redazione

Cristina D’Avena: Per me Cino Tortorella era come un padre

Cristina D’Avena: Per me Cino Tortorella era come un padre
La cantante: “È stato l’ultimo testimone di quella gloriosa stagione. Nessuno l’ha dimenticato”. Così Silvia Fumarola su “La Repubblica”.

Cristina D’Avena: “Cino Tortorella? Era come un papà”

Rassegna stampa: La Repubblica, di Silvia Fumarola.

La cantante: “È stato l’ultimo testimone di quella gloriosa stagione. Nessuno l’ha dimenticato”

“Ricordo che mi avevano fatto salire su un cavallo a dondolo, avevo tre anni e mezzo. Lui capì subito dal mio sguardo terrorizzato che avevo paura di cadere, mi fece scendere e mi rassicurò. Per me Mago Zurlì è stato da subito una figura familiare. Gli devo tutto. Non ci siamo mai persi di vista in questi anni”. Cristina D’Avena allo Zecchino d’oro aveva le codine coi fiocchi e in tutte le foto in bianco e nero c’è Cino Tortorella inginocchiato accanto a lei; era il 1968, gli studenti protestavano e lei cantava Il valzer del moscerino.
Com’era Mago Zurlì visto da vicino?

“Una persona dolcissima, gli volevo bene e non ci siamo mai persi di vista. Io facevo spettacoli anche per Padre Berardo e la sorella della maestra Mariele Ventre (direttrice del coro scomparsa nel 1995, ndr), in quelle occasioni facevamo lunghe chiacchierate”.

Perché ha avuto così tanto successo?

“Perché nessuno l’ha mai visto come un personaggio. Per generazioni di italiani è stato un amico, una persona di famiglia. Non sa quante telefonate ho ricevuto: nessuno lo ha dimenticato “.

Quando vi siete visti l’ultima volta?

“A dicembre, per il Canta Natale, ci siamo salutati abbracciandoci forte e dandoci appuntamento per i 60 anni dello Zecchino d’oro. L’unica persona rimasta di quella gloriosa stagione era lui, ultimo testimone e protagonista. Oggi quel mondo scompare. Lascia un vuoto incolmabile. Mi dispiace perché avevamo ancora tante cose da fare “.

Faceva progetti?

“Certo. Anche se aveva quasi 90 anni, e a Milano quando l’ho visto ultimamente l’avevo trovato un po’ dimagrito, lo spirito era intatto. I sessant’anni dello Zecchino erano un appuntamento importante, voleva fare qualcosa anche per ricordare Mariele Ventre. Non voleva mollare. Mi ha detto: «Ci vediamo presto» .

Era dispiaciuto per le sorti dello Zecchino d’oro?

“Nonostante l’età voleva dare il suo contributo. In fondo con padre Berardo e la signorina Mariele ha creato un’istituzione”.

 

(Nella foto Cristina D’Avena)