Pubblicato il 25/03/2017, 16:04 | Scritto da Tiziana Leone

Paolo Bonolis vuole rottamare l’Artiston. Ce la farà?

Paolo Bonolis ha dichiarato che tornerebbe a Sanremo solo se il Festival non si facesse più all’Ariston

Sembra che per Paolo Bonolis (leggi anche qui) il Festival di Sanremo sia solo una questione di location. Non di cachet. Nemmeno di contenuti artistici. Perché il conduttore l’ha detto chiaramente: «Ci potrei pensare, ma solo se si facesse fuori dall’Ariston». Troppo antico, vecchio, superato, quel teatro sa di muffa insieme a tutti i parrucconi che lo occupano dai tempi degli egizi. Via la carta da parati di nonna, Bonolis il neo-rottamatore sogna un Festival che si ispiri all’Eurovision Song Contest, che abbia un respiro internazionale, che si svecchi da quei lampadari modello Murano e investa in luci stroboscopiche capaci di andare a comandare. Non è un segreto che il conduttore trovi nel direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto un suo acceso sostenitore, lui così solerte nel chiudere trasmissioni “sessiste”, ma così lento nel percorrere le vie del vero cambiamento.

Riuscirà il nostro eroe, il Peter Pan con lo spiccato Senso della vita a lasciare Darwin fuori dall’Ariston per celebrare la sua Music al grido di Avanti un altro? Dipenderà anche dalla politica, se e come riuscirà ad aggirare quella norma che impone il tetto di 240mila euro per gli artisti di viale Mazzini. Qualcuno dice che già lunedì prossimo potrebbe essere data urbi et orbi la lieta novella che consentirà a molti artisti, fermi ai box in attesa di capire, di tornare finalmente a lavorare. Visto quello che guadagnano tutto sommato, male non gli fa. Se così dovesse essere, per Bonolis, che di lavorare gratis non ci pensa proprio, la strada per il Festival sarebbe decisamente in discesa.

Ma l’amministrazione locale, da sempre parte in causa fondamentale del Festival non ha certo intenzione di lasciare morire l’Ariston senza la certezza di un futuro migliore. Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri riconosce nella Rai l’unico vero interlocutore per eventuali cambiamenti, il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti invita il conduttore a condividere le idee che ha, l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino chiarisce comunque che nessuno potrà togliere il Festival dal centro di Sanremo. A occhio rottamare l’Ariston non sarà facile per Paolo Bonolis e l’esperienza di un noto rottamatore prima di lui dovrebbe fargli sorgere il dubbio che stare troppo sereno non gli conviene per niente.

 

Tiziana Leone

 

(Nella foto Paolo Bonolis)