Pubblicato il 14/03/2017, 18:35 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Federica Masolin: Il mio pilota del cuore è Jacques Villeneuve

Federica Masolin: “Ho un approccio maschile a questo mondo, quindi non ho problemi”

Federica Masolin. Classe 1985. Ormai veterana delle cronache a bordo pista in Formula 1. Assieme a Vera Spadini, da quest’anno sua omologa per il racconto della MotoGp, è il volto femminile dei motori targati Sky Sport. Tra circuiti e pit stop da brivido, ci sguazza dal 2013. Con grande soddisfazione: «I motori sono un mondo maschile? Forse, ma non è mai mancato il rispetto nei miei confronti. Anziché dividere le competenze giornalistiche per sesso, credo sia opportuno farlo per passione e competenza».

E per lei, lo sport, è sempre stato passione pura: «Fin da piccola, grazie all’influenza di mio padre, che seguivo ovunque, dagli autodromi agli stadi». Le chiediamo un pronostico sulla stagione in partenza e lei lascia uno spiraglio alle Ferrari: «La Mercedes rimane la macchina da battere, ma il Cavallino può dire la sua. Occhio anche a Red Bull». Le chiediamo quale sia stata la mossa più rock che abbia applicato al mondo delle corse, considerato l’hashtag di quest’anno #skymotorirock: «Quando, ad Abu Dhabi, ho provato un pit stop su Haas. Un’esperienza incredibile. Solo gestire la macchina, da ferma, per pochi minuti, mi ha procurato dolori intercostali e muscolari che mi sono portata appresso per giorni interi. Ho capito le sofferenze e la forza fisica dei piloti».

Già, i piloti. «Adoravo Jacques Villeneuve (oggi suo collega nel commentare le gare, ndr.), perché era eccentrico e fuori dal coro. In generale, quando intervisto un campione, al di là degli aspetti tecnici, mi piace scavare nella sua personalità. Capire chi è, che cosa legge, che cosa ama della vita. In questo modo si riescono a intercettare e motivare persino quelle reazioni a caldo che rendono qualche professionista dei motori all’apparenza spinoso».

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto Federica Masolin)