Pubblicato il 25/02/2017, 18:01 | Scritto da La Redazione
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Scalata Mediaset, indagati i vertici di Vivendi

Scalata Mediaset, indagati i vertici di Vivendi
Procura di Milano Fascicolo sul finanziere Bollorè e l'ad Puyfontaine. Così su il Tempo.

II gruppo francese: «Esposto senza ragioni»

 

 

Rassegna Stampa: Il Tempo, pagina 15 di Val. Mac.

 

Procura di Milano Fascicolo sul finanziere Bollorè e l’ad Puyfontaine. II gruppo francese: «Esposto senza ragioni»

Scalata Mediaset, indagati i vertici di Vivendi

 

Capita che gli assalti alla diligenza trovino sulla propria strada la legge. È quanto capitato a Vincent Bollorè, finanziere bretone, primo azionista sia del colosso francese Vivendi che di Telecom Italia, indagato per concorso in aggiotaggio dalla Procura di Milano, insieme all’Ad della società Arnaud de Puyfontaine, proprio a causa dell’«assalto» della sua Vivendi alla diligenza Mediaset. Sotto la lente dei magistrati c’è infatti l’operazione con la quale Vivendi, nel dicembre scorso, ha comprato azioni Mediaset salendo nel dicembre scorso sino al 28,8% – il limite per i diritti di voto sono al 29,94% – del capitale del principale gruppo televisivo privato italiano che è controllato al 40% dalla Fininvest. Con metodi, come ha denunciato la holding della famiglia alla Procura di Milano e alla Consob, di dubbia liceità, accusando il Francese «di aver creato le condizioni» – attraverso la disdetta di luglio 2015 del contratto di acquisto di Mediaset Premium, sottoscritto ad aprile – per «far scendere artificiosamente il valore del titolo Mediaset». Obiettivo: iniziare la scalata, ovviamente «a prezzi di sconto». Insomma: avrebbe fatto crollare il valore del titolo per mangiarsi l’intera compagnia. Un’accusa che il gruppo francese rigetta completamente. «L’iscrizione degli amministratori di Vivendi nel registro degli indagati della Procura di Milano – spiegano da Vivendi – è la conseguenza di un esposto senza fondamento ed ingiurioso depositato dai Berlusconi contro l’acquisto di azioni Mediaset». La risposta dell’avvocato della famiglia Berlusconi, Niccolò Ghedini, non si è fatta attendere. L’esposto presentato alla Procura di Milano da Fininvest, spiega l’avvocato, contiene «solo ed esclusivamente dati oggettivi e documentali di quanto accaduto prima, durante e dopo il contratto per la cessione di Premium» alla francese Vivendi da parte di Mediaset. La magistratura, argomenta Ghedini, si mossa autonomamente.

 

(Nella foto, i loghi di Mediaset e Vivendi)