Pubblicato il 17/02/2017, 19:34 | Scritto da Gabriele Gambini

Video – Michele e Gabriele, eliminati da MasterChef: Inaccettabili gli attacchi a Gloria

Video – Michele e Gabriele, eliminati da MasterChef: Inaccettabili gli attacchi a Gloria
Gli ultimi esclusi dal cooking show di Sky Uno, ai microfoni di TvZoom, raccontano delle minacce ricevute dall’amica concorrente.

Michele e Gabriele: “Non è vero che i giudici di MasterChef quest’anno prediligono i più giovani”

Due o tre cose emerse dall’ultima puntata di MasterChef. La prima. In Piemonte esiste il Gran Consiglio della Confraternita del Gran bollito misto. Si narra sia una congrega più temibile del Priorato di Sion e dei Rosacroce, nata agli albori dell’umanità sfuggendo persino alle indagini di Roberto Giacobbo. Nelle stanze dei loro segreti palazzi, gli adepti custodiscono un’autentica poltrona in pelle umana e un acquario in cui sguazzano gli chef non all’altezza della preparazione del sacro piatto. «Io sono piemontese, mi sarebbe piaciuto moltissimo mettermi alla prova con una ricetta della mia tradizione gastronomica ed essere giudicato dalla Confraternita secondo il loro rito», ridacchia ai nostri microfoni l’eliminato Gabriele. Così non è stato, perché l’architetto è caduto prima, su un piatto della tradizione statunitense.

E qui emerge la seconda cosa. Come si può, a MasterChef Italia, essere giudicati sulla preparazione di un’americanata? Insomma, gli yankee non si sbafano soltanto hamburger e ketchup? Risponde Michele: «L’idea di attingere dalla cucina americana ha sorpreso, nessuno di noi conosceva una ricetta d’oltreoceano doc. Ma ciò ha suscitato la nostra curiosità». Poi c’è la terza cosa. Antonino “Bud” Cannavacciuolo è il giudice più amato. «Il più umano», dicono i partecipanti.

E poi c’è una quarta cosa. Ed è una cosa triste. Proprio ieri, il profilo social di Gloria, concorrente del talent show Sky, è stato temporaneamente chiuso perché preso d’assalto dagli haters con insulti e minacce. Anche di morte. «Un episodio assurdo», dicono Michele e Gabriele all’unisono, «che ci ha fatto riflettere. MasterChef è una gara, un divertimento, non stiamo salvando il mondo. Non ha senso che i social diventino lo sfogatoio di frustrazioni che andrebbero perseguite penalmente». Insomma, i talent portano in dote una cospicua dose di verità, controbilanciata dall’artificio scenico di chi si nasconde dietro il paravento della tastiera, e la realtà reale, se non la si assimila per il verso giusto, a volte diventa irreale, cioè grottesca.

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Gabriele Gambini

 

(Nella foto, da sinistra, Michele e Gabriele)